Potente “CME cannibale” punta la Terra: blackout radio anche in Italia, in arrivo “grave” tempesta geomagnetica G4 e l’aurora boreale

Potenti esplosioni sul Sole, in arrivo CME cannibale: blackout radio in Europa e Africa, allerta per "grave" tempesta G4 per la prima volta dal 2005
MeteoWeb

Diverse espulsioni di massa coronale (CME) si stanno dirigendo verso la Terra. Un nuovo modello di previsione dello Space Weather Prediction Center della NOAA suggerisce che 2 o 3 di queste nubi di plasma solare potrebbero fondersi per formare una potente “CME cannibale“. Le CME cannibali si formano quando le CME in rapido movimento superano le CME più lente di fronte a loro: le onde d’urto interne create da tali collisioni innescano tempeste geomagnetiche nel momento in cui colpiscono il campo magnetico terrestre.

In considerazione delle condizioni attese, lo SWPC della NOAA ha diramato per l’11 maggio l’allerta per “grave” tempesta G4, per la prima volta dal 2005.

allerta tempesta geomagnetica
Previsione SWPC NOAA
allerta tempesta geomagnetica
Previsione SWPC NOAA
allerta tempesta geomagnetica
Previsione SWPC NOAA

Il livello G4, nello specifico, comporta problemi diffusi con il controllo della tensione e impatti sulla rete elettrica che potrebbero influenzare alcuni sistemi di protezione. I sistemi di navigazione radio satellitare e a bassa frequenza come il GPS potrebbero essere interrotti e anche le operazioni dei veicoli spaziali potrebbero avere problemi.

tempesta geomagnetica g4

Allerta tempesta geomagnetica G4

L’allerta per tempesta geomagnetica è stata aggiornata da G2 (moderato) a G4 (grave) perché la gigantesca macchia solare AR3664 continua a scagliare CME verso la Terra,” spiega il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips. In seguito al brillamento solare X2.2, “ci sono ora almeno 4 nubi di particelle che si dirigono verso di noi“. Ecco la raffica di esplosioni catturate dal Solar and Heliospheric Observatory della NASA:

raffica cme

Negli ultimi giorni sono stati emessi innumerevoli potenti brillamenti solari, incluso un colossale flare classe X ieri con un picco alle 11:13 ora italiana. I brillamenti solari sono eruzioni dalla superficie del Sole che emettono intense esplosioni di radiazioni elettromagnetiche. Sono classificati in base alla dimensione in gruppi di lettere, dove la classe X è la più potente. Poi ci sono i flare di classe M che sono 10 volte meno potenti dei brillamenti di classe X, seguiti dai flare di classe C che sono 10 volte più deboli dei flare di classe M, i flare di classe B sono 10 volte più deboli dei flare di classe C e infine, i brillamenti di classe A, che sono 10 volte più deboli dei brillamenti di classe B e non hanno conseguenze evidenti sulla Terra. All’interno di ciascuna classe, i numeri da 1 a 10 (e oltre per i brillamenti di classe X) descrivono la forza relativa di un brillamento.

La macchia solare AR3664

La macchia solare AR3664 è diventata così grande da essere paragonabile alla grande macchia solare di Carrington del 1859. Estendendosi per quasi 200mila km da un capo all’altro, AR3664 è 15 volte più grande della Terra. La macchia solare di Carrington è famosa perché nell’agosto e nel settembre del 1859 ha emesso una serie di intensi brillamenti solari e CME. Le tempeste geomagnetiche risultanti hanno mandato in fiamme gli uffici del telegrafo e hanno scatenato aurore da Cuba alle Hawaii. Da allora, l'”Evento Carrington” è diventato una pietra miliare della meteorologia spaziale nella cultura pop.

tempesta geomagnetica g4

Gli studi suggeriscono che le tempeste di classe Carrington si verificano una volta ogni 40-60 anni. Non c’è da preoccuparsi, però. “Le CME attualmente in viaggio verso la Terra, anche se combinate, probabilmente non potrebbero competere con la mostruosa CME del 1859. L’evento di Carrington non si ripeterà questo fine settimana. Tuttavia, è saggio tenere d’occhio questa regione attiva in crescita mentre la Terra si trova nella sua zona di impatto,” sottolinea SpaceWeather.com

L’aurora boreale

In considerazione del meteo spaziale atteso, c’è una maggiore possibilità di vedere l’aurora in alcune parti degli Stati Uniti nel fine settimana. Le previsioni attuali considerano l’Europa e la metà settentrionale degli Stati Uniti nel percorso visivo, con le migliori probabilità che ricadino nel Montana settentrionale, nel Minnesota, nel Wisconsin e nella maggior parte del Nord Dakota.

Blackout radio anche in Italia

Potenti brillamenti solari come quello osservato ieri possono causare blackout radio a onde corte sul lato della Terra illuminato dal Sole al momento dell’eruzione. Pertanto, il flare classe X di ieri ha causato blackout radio a onde corte in tutta Europa, Italia compresa, e in Africa, come evidenziato dalla mappa in alto, la prima, in evidenza, dell’articolo.

I blackout radio sono dovuti al forte impulso di raggi X e alle radiazioni ultraviolette estreme emesse durante l’eruzione. La radiazione viaggia verso la Terra alla velocità della luce e ionizza (fornisce carica elettrica) la parte superiore dell’atmosfera terrestre. (questi raggi X ionizzanti non devono essere confusi con le espulsioni di massa coronale mediante le quali plasma e campi magnetici vengono espulsi dal Sole, che viaggiano a velocità inferiori, spesso impiegando diversi giorni per raggiungere la Terra).

Questa ionizzazione provoca un ambiente ad alta densità per i segnali radio a onde corte ad alta frequenza. Le onde radio che interagiscono con gli elettroni negli strati ionizzati perdono energia a causa di collisioni più frequenti e ciò può portare alla degradazione o al completo assorbimento dei segnali radio, secondo lo Space Weather Prediction Center della NOAA.

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