Dal latte italiano nascono i record dei formaggi Made in Italy che sono la prima voce della Dop economy del cibo con un valore al consumo di 8,6 miliardi di euro. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Ismea Qualivita diffusa in occasione della Giornata mondiale del latte che si celebra il 1° giugno.
Secondo i dati del Centro Studi Divulga, l’Italia produce circa 14 milioni di tonnellate di latte di cui 13,6 consegnate ai caseifici (il 95% di latte bovino), grazie al lavoro di quasi 25mila aziende. Circa la metà viene impiegata per la produzione delle eccellenze casearie, con ben 56 formaggi a denominazione di origine tra Dop e Igp.
I formaggi italiani stravincono anche nella classifica “100 best cheeses in the world” 2023-2024 stilata da “Taste Atlas”, l’atlante on line del cibo di tutto il mondo. Un podio addirittura tutto tricolore – sottolinea la Coldiretti – che vede al primo posto il Parmigiano Reggiano seguito da Mozzarella di Bufala Campana e Stracchino di Crescenza. Ma nella top20 troviamo anche Burrata, Grana Padano, Pecorino Romano, Pecorino Sardo e Pecorino Toscano.
Non sorprende che nel 2023 l’export di formaggi e latticini Made in Italy abbia fatto registrare un balzo in valore del 12%, arrivando a sfiorare i 5 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Le minacce alla Stalla Italia
“A pesare sul latte italiano è però il problema dei bassi prezzi pagati agli allevatori, minacciati anche dal fenomeno delle pratiche commerciali sleali“. Coldiretti è stata la prima e unica associazione a denunciare una multinazionale, “la Lactalis, perché aveva modificato unilateralmente gli accordi e non aveva pagato il prezzo pattuito agli allevatori. Dopo 5 mesi, l’Ispettorato del Ministero ha sanzionato l’azienda francese dopo averne riscontrato la condotta sleale in centinaia di casi. Un fatto epocale per un’azione che gli agricoltori della Coldiretti vogliono ora estendere a tutte le filiere,” viene spiegato in una nota.
Ma la minaccia viene anche dal fake in Italy, “il fenomeno dei prodotti stranieri spacciati per tricolore grazie alla regola dell’ultima trasformazione permessa dal codice doganale sull’origine dei cibi. Un inganno contro il quale la Coldiretti ha lanciato una grande mobilitazione per la raccolta di un milione di firme a sostegno di una legge europea sull’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue“.