La leggendaria nave Vasa, conservata nel museo di Stoccolma, rischia di subire un secondo naufragio, questa volta non in mare, ma sulla terraferma. La famosa ammiraglia della flotta svedese del XVII secolo, affondata nel 1628 durante il suo varo a causa di un errore di progettazione e recuperata solo nel 1961, sta ora deteriorandosi rapidamente. Le autorità svedesi hanno avviato un importante progetto di restauro per stabilizzare il relitto e preservarlo per le future generazioni.
Il progetto di restauro
La Vasa è esposta in un museo appositamente costruito a Stoccolma e rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della città. Tuttavia, la conservazione del legno della nave si è rivelata una sfida maggiore del previsto. Dopo essere rimasta protetta per tre secoli nel fango e nelle acque salmastre del Mar Baltico, la nave ha iniziato a deteriorarsi più velocemente una volta emersa. Nonostante la sala del museo sia mantenuta a una temperatura controllata tra 18 e 20 gradi Celsius e un’umidità del 55%, il legno della Vasa si è contratto nel corso degli anni, e la nave viene compressa dalla gravità, risultando leggermente inclinata a sinistra.
Ad aprile, sono iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova struttura di sostegno, più robusta di quella attuale. La prima fase del progetto, denominata “Stotta Vasa“, è finalizzata a stabilizzare il relitto. Successivamente, verrà creata una struttura interna per sostenere il peso della nave e infine la nave verrà raddrizzata. Entro il 2028, se tutto procederà come previsto, lo scafo sarà supportato sia esternamente che internamente, e gli attuali 17 puntoni esterni saranno sostituiti da 27 culle in acciaio con fissaggi sotto la chiglia.
La Vasa fatica a sostenere il proprio peso, e per questo motivo all’interno della nave verrà installato uno scheletro in acciaio. Ci sono voluti oltre dieci anni di ricerca per preparare questo ambizioso progetto, il cui costo stimato supera i 200 milioni di corone svedesi (circa 17 milioni di euro). Nonostante la sua età, la nave è ancora ben conservata, con il 98% delle parti originali intatte. La Vasa affondò durante il suo viaggio inaugurale nel 1628 e rimase sul fondo del mare fino al suo recupero nel 1961.
Le cause del naufragio
Il naufragio della Vasa è uno degli incidenti navali più noti e imbarazzanti della storia. Il sovrano svedese dell’epoca, desideroso di superare le realizzazioni navali delle nazioni nemiche, fece forti pressioni affinché la nave fosse modificata, allungandola significativamente. Il mastro carpentiere che supervisionava la costruzione morì durante i lavori, lasciando il compito ai suoi inesperti apprendisti. Il re Gustavo Adolfo II, che interferiva costantemente nella costruzione pur non avendo specifiche conoscenze tecniche, ordinò anche l’aggiunta di un secondo ponte di cannoni.
Il risultato fu una nave imponente, ma eccessivamente instabile. Nel tentativo di stabilizzarla, venne aumentata la zavorra, il che portò a una maggiore immersione dello scafo. Il giorno del varo, una raffica di vento fece inclinare la nave, permettendo all’acqua di entrare dai portelli dei cannoni, causandone il rapido affondamento. Quaranta membri dell’equipaggio e dei loro familiari persero la vita nel disastro.