Il 31 luglio 1999 la NASA fa schiantare sulla Luna la sonda Lunar Prospector

La decisione di fare precipitare Lunar Prospector è stata presa per sfruttare l'impatto come un esperimento finale
MeteoWeb

Il 31 luglio 1999 la NASA conclude la missione della sonda Lunar Prospector con un atto spettacolare e deliberato: l’impatto sulla superficie lunare. Lanciata il 7 gennaio 1998, la missione Lunar Prospector ha avuto l’obiettivo di mappare la composizione della Luna, analizzarne il campo gravitazionale e cercare prove di acqua ghiacciata nei poli.

Durante la sua missione di 19 mesi, Lunar Prospector ha raccolto dati preziosi che hanno rivoluzionato la nostra comprensione del satellite naturale della Terra. Tra le scoperte più significative vi sono tracce di idrogeno nei poli lunari, suggerendo la presenza di ghiaccio d’acqua nei crateri permanentemente in ombra. Questo risultato ha alimentato l’interesse per l’esplorazione lunare, indicando che la Luna potrebbe contenere risorse utili per future missioni spaziali.

La decisione di fare precipitare Lunar Prospector è stata presa per sfruttare l’impatto come un esperimento finale. L’idea era che l’impatto potesse sollevare pennacchi di polvere e ghiaccio, che sarebbero stati analizzati da telescopi sulla Terra per confermare la presenza di acqua ghiacciata. Sebbene l’impatto non abbia prodotto risultati conclusivi, ha segnato la fine di una missione di successo e ha aperto nuove strade per la ricerca lunare.

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