Febbre Oropouche: allerta per possibili complicazioni in gravidanza

La situazione ha sollevato dubbi significativi sulle possibili conseguenze della trasmissione verticale del virus, ovvero la trasmissione dalla madre al feto durante la gravidanza
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La febbre Oropouche, un’infezione virale trasmessa da moscerini e zanzare, sta sollevando preoccupazioni anche in Italia dopo che sono stati registrati quattro casi recenti nel paese. L’ipotesi che l’infezione possa influire negativamente sulla gravidanza è al centro di un’indagine condotta dalla Pan American Health Organization (Paho), l’ufficio regionale per le Americhe dell’OMS.

L’allerta epidemiologica

L’agenzia sanitaria ha emesso un’allerta epidemiologica riguardante due aborti spontanei e quattro casi di microcefalia in Brasile che potrebbero essere collegati alla febbre Oropouche. Le autorità sanitarie brasiliane hanno segnalato che i test su alcuni neonati con microcefalia hanno rivelato la presenza del virus Oropouche, ma non di altri virus notoriamente associati a malformazioni cerebrali, come il virus Zika.

Il primo caso studiato riguarda una donna alla trentesima settimana di gravidanza, che ha sviluppato sintomi compatibili con la febbre Oropouche lo scorso 24 maggio. Nonostante la conferma dell’infezione virale, la paziente era anche esposta a dengue e chikungunya. Dopo due settimane, la donna ha subito un aborto spontaneo. I successivi esami hanno confermato la presenza del virus Oropouche nel feto e nel cordone ombelicale.

Il secondo caso coinvolge una donna che ha perso il bambino all’ottava settimana di gravidanza, circa tre settimane dopo essere stata infettata dal virus Oropouche. Tuttavia, non è stato possibile condurre test sul feto per verificare una possibile correlazione diretta.

Conseguenze della trasmissione del virus

La situazione ha sollevato dubbi significativi sulle possibili conseguenze della trasmissione verticale del virus, ovvero la trasmissione dalla madre al feto durante la gravidanza. Le indagini sono ancora in corso per stabilire con maggiore certezza il legame tra l’infezione da Oropouche e le complicazioni neonatali.

In Sud America, al 16 luglio 2024, sono stati riportati complessivamente 7.688 casi di febbre Oropouche: 6.976 in Brasile, 313 in Bolivia, 287 in Perù, 74 a Cuba e 38 in Colombia. La diffusione del virus continua a preoccupare le autorità sanitarie e a sollevare interrogativi sulla sua gestione e prevenzione.

Le autorità sanitarie globali e locali continuano a monitorare la situazione da vicino e a raccogliere dati per comprendere meglio l’impatto del virus sulla gravidanza e sulla salute pubblica.

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