Maltempo, Curcio: “presto per sapere quanto ci vorrà a ricollegare Cogne”

"Ci sono delle analisi che necessitano dei tempi tecnici per essere più precise"
MeteoWeb

Ancora troppo presto” per prevedere i tempio di ripristino del collegamento stradale tra Cogne e il fondovalle, dopo i danni provocati dall’esondazione del torrente Grand Eyvia: è quanto ha sottolineato Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, al termine della riunione a Saint-Christophe (Aosta) per fare il punto sui danni del maltempo insieme al presidente della Regione, Renzo Testolin, e i tecnici della Protezione civile regionale. “Anche per capire la tipologia di intervento tecnico da effettuare bisogna capire il tipo di danno, l’acqua fino a dove è arrivata, qual è stata la parte più erosa. In alcuni casi abbiamo visto e ci hanno raccontato di un cambio proprio di una parte del corso d’acqua. Quindi ci sono delle analisi che necessitano dei tempi tecnici per essere più precise“.

Il protrarsi dell’isolamento di Cogne peserebbe sull’economia turistica del paese ai piedi del Gran Paradiso. “Come tutte le comunità – ha aggiunto Curcio – vuole ripartire e ripartire in fretta. Queste sono comunità che vivono di turismo e quest’area, in particolare nei mesi prossimi, è molto richiesta, quindi c’è la necessità di fare le cose rapidamente. Non solo gli operatori voglio lavorare ma i turisti vogliono venire, quindi credo che questo sia un elemento di cui tener conto“.

Siamo fiduciosi di poter salvare la stagione turistica. Cogne è una località che vive di turismo e noi stiamo lavorando per trovare un sistema che ci consenta in breve tempo di portare a Cogne i nostri affezionati villeggianti“: lo ha dichiarato all’ANSA il sindaco di Cogne Franco Allera all’indomani dell’alluvione che ha causato gravi danni alle infrastrutture, in particolare alla strada regionale 47. “Da stamattina è ripresa l’evacuazione dei turisti in elicottero, ce ne sono ancora 600 da portare a valle. Contiamo anche a breve di aprire una strada trattorabile per Valnontey e di sistemare l’acquedotto“.

Condividi