In Calabria la situazione idrica è critica, con livelli d’acqua preoccupanti nelle dighe e una crescente emergenza idrica. La diga del Menta è al 40% della sua capacità, mentre quella dell’Alaco è al 72%. La Sorical, società regionale di gestione delle acque, ha allertato le Prefetture e la Protezione Civile.
Le aree più colpite
Le aree più esposte sono il Crotonese e il Reggino, ma anche il resto della regione non è immune. La crisi idrica avanza inesorabilmente e mette in pericolo l’approvvigionamento di acqua per migliaia di cittadini. La scarsità d’acqua nelle principali riserve idriche della regione è un problema che si aggrava di giorno in giorno, con impatti devastanti sia per la popolazione che per le attività economiche locali. I dati aggiornati a ieri mostrano una situazione drammatica. Sorical ha rilevato un vertiginoso calo di produzione nelle sorgenti del fiume Lese, passato da 130 litri al secondo a 70, una diminuzione mai registrata negli ultimi anni. Questo calo drastico delle risorse idriche è un segnale allarmante che richiede interventi immediati e coordinati per evitare il collasso del sistema di approvvigionamento idrico.
L’appello di Sorical
Sorical ha invitato i tecnici comunali a prendere misure drastiche, come la chiusura notturna degli impianti e una corretta gestione delle reti di distribuzione. L’amministratore unico di Sorical, Cataldo Calabretta, ha sottolineato l’importanza di informare adeguatamente la popolazione per contenere i consumi. La situazione è descritta come di piena emergenza, con un calo significativo delle sorgenti del fiume Lese, che serve decine di comuni tra Cosenza e Crotone.
La gestione oculata delle risorse idriche è fondamentale in questo momento critico, e Sorical ha già allertato le Prefetture e la Protezione Civile sui rischi cui si andrà incontro nelle prossime settimane, soprattutto con l’arrivo dei vacanzieri. La crisi idrica sta mettendo a dura prova la resilienza delle infrastrutture idriche regionali, che devono far fronte a un carico maggiore di utenza durante il periodo estivo.
I dati allarmanti della siccità in Calabria
I dati aggiornati a ieri mostrano una situazione drammatica. La diga sull’Alaco, che serve il Vibonese, ha un volume d’invaso del 71,2%, mentre quella sul Menta, che rifornisce Reggio Calabria, è al 40%. L’anno scorso, nello stesso periodo, il Menta era al 185% e due anni fa al 92%.
Questo drastico calo delle riserve idriche nelle principali dighe della regione è un chiaro segnale della gravità della situazione attuale. Le risorse idriche stanno diminuendo a un ritmo allarmante, mettendo in serio pericolo la capacità della regione di garantire l’approvvigionamento idrico a tutti i suoi abitanti. Sorical ha già allertato le Prefetture e la Protezione Civile sui rischi cui si andrà incontro nelle prossime settimane, soprattutto con l’arrivo dei vacanzieri.
Calo della produzione delle sorgenti
Sorical ha rilevato un vertiginoso calo di produzione nelle sorgenti del fiume Lese, passato da 130 litri al secondo a 70, una diminuzione mai registrata negli ultimi anni. Questo drastico calo delle risorse idriche è un segnale allarmante che richiede interventi immediati e coordinati per evitare il collasso del sistema di approvvigionamento idrico.
In provincia di Catanzaro, è emergenza a Stalettì, dove i pozzi comunali e regionali hanno subito un forte calo di produzione. Anche il fiume Trionto, in provincia di Cosenza, è in carenza idrica. La riduzione drastica delle risorse idriche nelle principali sorgenti e pozzi della regione richiede interventi urgenti e coordinati per evitare il collasso del sistema di approvvigionamento idrico. La crisi idrica sta mettendo a dura prova la resilienza delle infrastrutture idriche regionali, che devono far fronte a un carico maggiore di utenza durante il periodo estivo. È necessario mettere in atto ogni sforzo finalizzato ad una corretta conduzione delle reti di distribuzione interna, contrastando (anche con durezza) i prelievi e gli utilizzi impropri della risorsa idropotabile.
Come affrontare la siccità in Calabria?
Per affrontare la crisi, Sorical raccomanda di attuare piani d’emergenza per garantire una distribuzione uniforme dell’acqua e contrastare i prelievi e gli usi impropri. In alcune zone sarà necessario predisporre piani d’emergenza per una ripartizione uniforme del deficit all’interno delle reti di distribuzione.
La crisi idrica sta mettendo a dura prova la resilienza delle infrastrutture idriche regionali, che devono far fronte a un carico maggiore di utenza durante il periodo estivo. È necessario mettere in atto ogni sforzo finalizzato ad una corretta conduzione delle reti di distribuzione interna, contrastando (anche con durezza) i prelievi e gli utilizzi impropri della risorsa idropotabile. Sorical ha invitato i tecnici comunali a prendere misure drastiche, come la chiusura notturna degli impianti e una corretta gestione delle reti di distribuzione.
Problemi strutturali
Secondo l’ingegnere Roberto Coscarelli, ricercatore dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica di Cosenza, la siccità in Calabria è un fenomeno sempre esistito, ma i tempi di ritorno degli eventi si sono dimezzati rispetto al passato.
“La siccità spiega è un fenomeno sempre esistito, ciò che è cambiato sono i tempi di ‘ritorno’ degli eventi: dimezzati rispetto al passato. Per tale motivo diventa fondamentale ridurre al minimo gli sprechi e attuare interventi per limitare le perdite nelle reti“, ha dichiarato Roberto Coscarelli alla Gazzetta del Sud.
Razionamento dell’acqua
A Reggio Calabria, diversi quartieri stanno già sperimentando il razionamento dell’acqua. Situazioni al limite della sostenibilità si registrano anche sulla Locride, dove le precipitazioni sono state scarse negli ultimi mesi. Nel Vibonese, nei centri marini di Tropea, Zambrone e Parghelia, la sorgente Conture è in vistoso calo, compensato con pozzi e bypass insieme ad altri schemi acquedottistici.
La grave siccità che interessa la Presila crotonese e tutta la Calabria mette a rischio la disponibilità idrica e richiede interventi urgenti e coordinati per gestire la crisi. La gestione oculata delle risorse idriche è fondamentale in questo momento critico soprattutto con l’arrivo dei vacanzieri.