Vacanza in montagna, non a tutti fa bene: ecco chi deve prestare attenzione

Le persone con patologie cardiache, come malattie coronariche o insufficienza cardiaca, possono trovare difficile affrontare l'altitudine e l'attività fisica intensa
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Le vacanze in montagna sono spesso associate a benefici per la salute fisica e mentale, grazie all’aria pulita, alle attività all’aperto e agli scenari mozzafiato. Tuttavia, non tutti possono trarre vantaggio da una vacanza in quota. Secondo il Dr. Vittore Verratti, medico e docente di Scienze dell’esercizio fisico e dello sport presso l’Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e membro del Consiglio direttivo della Società italiana di medicina di montagna (Simem), ci sono diverse situazioni in cui una vacanza in montagna è sconsigliabile.

Benefici delle vacanze in montagna

Prima di analizzare le controindicazioni, è importante riconoscere i numerosi benefici associati alle vacanze in montagna. L’aria pura e fresca, l’esposizione alla natura e l’opportunità di praticare attività fisica sono solo alcuni dei vantaggi. Le montagne offrono un ambiente tranquillo che può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere mentale. Le attività come l’escursionismo, il ciclismo e lo sci non solo rafforzano il corpo ma possono anche migliorare l’umore e la qualità del sonno. Inoltre, il paesaggio montano, con i suoi panorami mozzafiato, può fornire un’esperienza estetica e spirituale unica.

Quando non andare in montagna

Le persone con patologie cardiache, come malattie coronariche o insufficienza cardiaca, possono trovare difficile affrontare l’altitudine e l’attività fisica intensa spesso richiesta dalle escursioni montane. L’altitudine può aumentare il lavoro del cuore a causa della diminuzione della concentrazione di ossigeno, rendendo queste attività potenzialmente pericolose. In alta quota, il cuore deve lavorare di più per pompare sangue ossigenato in tutto il corpo, e questo può mettere a dura prova un sistema cardiovascolare già compromesso.

Rischi della montagna

Per le persone con insufficienza cardiaca, l’altitudine può provocare un aumento della pressione arteriosa e una riduzione della quantità di ossigeno disponibile per i tessuti corporei, aggravando i sintomi e aumentando il rischio di complicazioni. Le persone con malattie coronariche possono sperimentare un aumento del rischio di angina (dolore toracico) e, in casi estremi, di infarto miocardico.

Problemi respiratori

Chi soffre di problemi respiratori, come l’asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), può sperimentare un aggravamento dei sintomi in alta quota. La ridotta disponibilità di ossigeno può peggiorare le condizioni respiratorie, rendendo difficile la respirazione e aumentando il rischio di complicazioni. L’aria più rarefatta delle altitudini elevate può essere particolarmente sfidante per chi ha difficoltà respiratorie.

Asma

Per gli asmatici, l’esposizione a temperature fredde, aria secca e allergeni presenti in montagna può scatenare attacchi di asma. È fondamentale che le persone con asma consultino il proprio medico e si assicurino di avere con sé i farmaci necessari, inclusi inalatori di emergenza, prima di avventurarsi in montagna.

BPCO

Per chi soffre di BPCO, la capacità ridotta di scambiare gas nei polmoni può essere ulteriormente compromessa dall’aria rarefatta. Questo può portare a una saturazione di ossigeno nel sangue pericolosamente bassa, aumentando il rischio di insufficienza respiratoria.

Età

I bambini molto piccoli e le persone anziane possono avere difficoltà a gestire le sfide fisiche e ambientali delle escursioni in montagna. I bambini potrebbero non avere la resistenza necessaria, mentre gli anziani potrebbero essere più suscettibili a infortuni o a problemi legati alla pressione sanguigna e alla respirazione in alta quota.

Bambini e montagna

I bambini, specialmente quelli molto piccoli, non hanno ancora sviluppato la stessa capacità degli adulti di adattarsi a cambiamenti significativi nell’altitudine. Possono quindi essere più vulnerabili a condizioni come il mal di montagna acuto, che può manifestarsi con sintomi quali mal di testa, nausea, affaticamento e irritabilità. Inoltre, la loro resistenza fisica può non essere sufficiente per lunghe escursioni o attività intense, aumentando il rischio di esaurimento fisico.

Anziani e montagna

Gli anziani possono avere una serie di problemi di salute preesistenti che li rendono più vulnerabili ai rischi associati all’altitudine. Condizioni come l’ipertensione, l’artrite e la ridotta capacità di recupero fisico possono rendere le attività montane particolarmente impegnative. Inoltre, l’aumento dell’altitudine può influire sulla pressione sanguigna e sulla respirazione, causando potenzialmente complicazioni serie.

Condizioni fisiche

Le persone che non sono in buone condizioni fisiche o che non hanno un’adeguata preparazione atletica possono trovare le escursioni in montagna estremamente faticose e rischiose. La mancanza di allenamento può aumentare il rischio di infortuni e ridurre la capacità di gestire situazioni impreviste, rendendo l’esperienza non solo poco piacevole ma anche pericolosa.

Per chiunque si trovi in una delle categorie sopra menzionate o abbia dubbi sulla propria idoneità a una vacanza in montagna, è consigliabile consultare un medico prima di partire. Inoltre, scegliere percorsi meno impegnativi, rimanere a quote più basse e programmare pause frequenti può aiutare a ridurre i rischi e rendere l’esperienza più sic

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