Dal grana al pecorino, la guerra cinese ai formaggi

L'export di formaggi italiani, che ha registrato una crescita significativa in Cina, è ora a rischio di nuovi dazi
MeteoWeb

La crescente tensione tra Cina e Unione Europea potrebbe sfociare in una “guerra dei formaggi“, con pesanti conseguenze per l’export italiano. Pechino ha avviato un’indagine sulle sovvenzioni europee ai prodotti lattiero-caseari, sostenendo che potrebbero violare le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Potrebbe essere una ritorsione per i dazi imposti dall’UE sulle auto elettriche cinesi. L’export di formaggi italiani, che ha registrato una crescita significativa in Cina, è ora a rischio di nuovi dazi che potrebbero penalizzare non solo l’Italia, ma anche altri paesi europei come Austria, Belgio e Irlanda. Le autorità europee, però, difendono le loro politiche, affermando che sono in linea con le norme internazionali.

Coldiretti e i consorzi di tutela dei principali formaggi italiani esprimono preoccupazione, avvertendo che il conflitto potrebbe danneggiare gravemente l’export agroalimentare verso la Cina, un mercato in crescita.

Il Ministro delle imprese, Adolfo Urso, auspica una soluzione negoziale per evitare ritorsioni e ripristinare condizioni di concorrenza leale. Nel 2023, l’Italia si è posizionata al 6° posto tra gli esportatori di latticini in Cina, con un incremento delle esportazioni nel 2024 del 20,5%.

Condividi