Bari guarda al cielo: in arrivo il grattacielo da 120 metri che cambierà la città

L’ambizione del progetto non si limita al solo grattacielo
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Bari, una città che fonde il fascino del Mediterraneo con l’energia di una metropoli moderna, è pronta a compiere un passo decisivo verso un futuro sempre più cosmopolita. E lo farà nel quartiere Japigia, dove sorgerà un grattacielo di ben 120 metri, destinato a ridisegnare lo skyline della città e a trasformare un’area storicamente trascurata in un polo di innovazione architettonica e commerciale.

Una nuova era per Japigia: il progetto “Seven 41”

Il grattacielo verrà costruito in via Caldarola, all’angolo con via Oberdan, una posizione strategica e simbolica alle spalle dell’ex stabilimento Fibronit. Quest’ultimo, noto per il suo passato segnato dall’amianto, sarà presto convertito nel “Parco della Rinascita“, un luogo di rinascita non solo urbanistica ma anche sociale per la città. Il progetto del grattacielo, denominato “Seven 41“, è stato presentato dalla società Opera Prima srl, una realtà imprenditoriale di rilievo locale. La società è di proprietà di Antonio Albanese, un imprenditore originario di Massafra, e del gruppo Marseglia di Monopoli. Il nome del progetto suggerisce una visione ambiziosa: il numero sette, simbolo di perfezione, e il 41, come richiamo simbolico alla latitudine di Bari, che si trova sul 41º parallelo.

Il progetto è stato affidato allo studio di architettura milanese ACPV Architects, un nome di prestigio nel panorama dell’architettura contemporanea. L’obiettivo? Trasformare Japigia in un quartiere dal respiro internazionale, integrando spazi residenziali, commerciali e pubblici in un’unica struttura innovativa. Come già riportato dai giornali locali, la proposta è stata depositata presso gli uffici tecnici del Comune di Bari, dove ha subito avviato un’istruttoria, necessaria per valutare la conformità del progetto rispetto alle normative urbanistiche vigenti.

Secondo fonti interne al Comune, la ripartizione del Governo e sviluppo strategico del territorio ha già formulato alcune richieste di chiarimento e integrazione su aspetti specifici del progetto, ma il processo burocratico è in corso e la comunità attende con interesse l’esito dell’istruttoria.

Un’area da riqualificare e un investimento imponente

Il grattacielo si estenderà su un’area di oltre 20mila metri quadrati, un lotto di terreno acquistato all’asta per una cifra di 5 milioni di euro. Il progetto prevede una destinazione d’uso mista, con metà dello spazio riservato a nuove abitazioni, mentre l’altra metà sarà dedicata a uffici, spazi commerciali e un hotel di lusso. Inoltre, il piano include parcheggi interrati, una necessità essenziale per far fronte alla crescente domanda di posti auto nella zona.

La scelta di realizzare un edificio così imponente in una zona periferica come Japigia non è casuale. Negli ultimi anni, Japigia ha subito una trasformazione significativa, passando da quartiere dormitorio a zona residenziale di interesse strategico per lo sviluppo della città. L’area ex Fibronit, bonificata e in procinto di essere riconvertita, gioca un ruolo centrale in questa evoluzione. Il “Parco della Rinascita”, una volta completato, diventerà un importante polmone verde per i residenti, rendendo la zona un mix ideale tra natura e modernità.

Bari come New York? Un sogno ambizioso

L’ambizione del progetto non si limita al solo grattacielo. Dietro questa iniziativa c’è una visione più ampia: rendere Bari una città capace di competere con le grandi metropoli internazionali. Non a caso, nel discutere il progetto, qualcuno ha osato dire: “Se New York avesse il mare sarebbe una piccola Bari”. Una battuta provocatoria che, però, riassume l’aspirazione della città a guardare al futuro con fiducia e coraggio.

L’idea di dotare Bari di un grattacielo così imponente potrebbe sembrare eccessiva per una città di medie dimensioni come quella pugliese, ma i promotori del progetto sono convinti che sia una scelta necessaria per attrarre investimenti, turismo e talenti. La vicinanza al mare, il clima mediterraneo e la qualità della vita sono alcuni degli asset che Bari può vantare e che potrebbero fare la differenza nel lungo termine.

Non solo un grattacielo, quindi, ma una visione di crescita sostenibile e di rigenerazione urbana che guarda al futuro. Se il progetto sarà approvato, si tratterà di uno dei più grandi interventi di sviluppo immobiliare mai realizzati in città e avrà un impatto significativo non solo sul paesaggio urbano, ma anche sull’economia locale.

Le sfide del progetto e le prospettive future

Nonostante l’entusiasmo, ci sono anche voci critiche. Alcuni cittadini temono che la costruzione di un grattacielo possa portare con sé una serie di problemi, tra cui il rischio di un aumento del traffico, la pressione sui servizi pubblici e la perdita di identità della città, nota per il suo tessuto urbano basso e denso.

Le istituzioni locali, però, sembrano convinte che i benefici supereranno le criticità. La creazione di nuovi spazi residenziali e commerciali potrebbe contribuire a risolvere la cronica mancanza di alloggi in città, mentre l’hotel potrebbe attirare nuovi flussi turistici, soprattutto dal segmento di lusso, ancora poco esplorato a Bari.

Il prossimo passo per il progetto “Seven 41” sarà l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte del Comune e la risoluzione delle problematiche sollevate durante l’istruttoria. Se tutto procederà senza intoppi, i lavori potrebbero partire già entro la fine del 2025, con una previsione di completamento entro il 2028.

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