L’Emilia Romagna ha sperimentato la terza alluvione in poco più di un anno con esondazioni, allagamenti ed evacuazioni. “Una situazione in miglioramento con piogge isolate non paragonabili in intensità a quello che è successo nelle scorse ore nelle zone martoriate dal maltempo. Ieri in 24 ore sono caduti 250-270 millimetri di pioggia, vale a dire che in tutta la giornata su un metro quadrato di superficie sono caduti 250 litri di acqua”, spiega all’ANSA Giorgio Bartolini del consorzio LaMMA tra Regione Toscana e Cnr.
“Ieri le precipitazioni più abbondanti si sono verificate al confine con la parte settentrionale del Mugello dove ci sono i torrenti Santerno, Senio e Lamone – osserva il meteorologo – quelle attese nelle prossime ore sono precipitazioni isolate con cumulati generalmente inferiori ai 20 millimetri nell’arco delle 12 ore, si tratta di piogge di debole intensità che insisteranno più sulla provincia di Ravenna, rispetto a quella di Bologna”.
L’impostazione meteorologica alla base dell’alluvione
La zona che è stata interessata dalla nuova alluvione, osserva Bartolini, è “bersagliata quando un perturbazione è costretta a stazionare e non si muove né verso nord né verso ovest perché c’è alta pressione”. “La situazione diventa critica – aggiunge – nel caso in cui le correnti legate alla perturbazione provengono da est, l’aria umida si arricchisce di vapore delle acque del Mare Adriatico che ha una temperatura più alta del normale”.
Situazione in miglioramento
“La fase più intensa del maltempo si è esaurita e la situazione è in via di miglioramento, ci saranno temporali anche in altre zone, ma non sono fenomeni di cui preoccuparsi – sottolinea Bartolini – Anche nel resto del territorio nazionale la situazione è molto più tranquilla: domani ci sarà qualche precipitazione in più su Marche, Abruzzo e Puglia ma non si tratta di una situazione ‘stazionaria’ così come lo è stata in Emilia Romagna”. “Nel corso della prossima settimana – conclude il meteorologo – potrà arrivare un peggioramento tra lunedì e martedì, ma sarà una perturbazione più tranquilla che dovrebbe risparmiare l’Emilia Romagna ed interessare più i settori tirrenici e il Nord Ovest d’Italia”.
Esperto Cnr: “con temperature e mari caldi aspettiamoci altri episodi”
“Con i mari più caldi e le temperature più alte non possiamo far altro che aspettarci questi eventi. Probabilmente non sarà il primo episodio del genere di questo autunno“. Lo dice a LaPresse Luca Brocca, ricercatore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr in merito all’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. “Le temperature del mare più alte e i cambiamenti della circolazione atmosferica generano questi eventi che sono più persistenti nel tempo e generano quantità di pioggia superiori”, ribadisce. “Queste due cose sono successe l’anno scorso da noi e in Grecia e risuccederanno”.
Cosa fare per tutelarci? Prestare attenzione alle allerte ed essere preparati, afferma Brocca. “Il nostro sistema funziona, questi eventi accadono e accadranno. Dobbiamo essere più consapevoli di questo, stare ben attenti alle allerte, non prenderle sottogamba e comportarci di conseguenza”, conclude.
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