Maltempo, Giani: “frane in Toscana ma argini e fiumi hanno tenuto, 236mm caduti a Piancandoli”

Giani sul maltempo che ha colpito la Toscana: "a Piancandoli una caduta d'acqua che spesso si accompagna a due mesi fra settembre ed ottobre"
MeteoWeb

In Toscana con l’ultima ondata di maltempo “abbiamo avuto sostanzialmente delle frane concentrate nel vastissimo territorio di Marradi, dove per delle ore c’è stato un isolamento di alcuni borghi, ma nessun danno alle persone. Pur nelle criticità possiamo essere soddisfatti, perché nei comuni toccati dello spartiacque appenninico abbiamo visto tenere il sistema degli argini e dei fiumi“. Lo ha detto il Presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un convegno in svolgimento a Firenze, rispondendo a chi gli ha chiesto un punto sui danni da maltempo.

Eppure – evidenzia – il fiume che passa da Marradi, il Lamone, ha devastato il percorso che lo accompagna in Romagna oppure abbiamo visto il Senio, che è il fiume di Palazzuolo, che danni ha provocato nel prosieguo del percorso. Questo è un elemento positivo rispetto al quale ci sentiamo soddisfatti, è chiaro però che il cambiamento climatico ormai è radicale”.

Giani pone l’accento anche sul livello eccezionale delle piogge che si sono abbattute: “a Piancandoli, frazione di Firenzuola, senza provocare danni proporzionali alle piogge avvenute, sono caduti 236mm, una caduta d’acqua che spesso si accompagna a due mesi fra settembre ed ottobre. Ormai le precipitazioni sono delle bombe d’acqua ed è evidente che nei territori più fragili, lo abbiamo visto in Emilia Romagna, provoca quel che si è visto. Contemporaneamente la riflessione si accompagna al fatto che la difesa del suolo ormai è un elemento centrale”.

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