Con la pioggia che continua a imperversare su tutta la Romagna, le campagne stanno vivendo gravi disagi. “Vigneti impraticabili e incognite sul completamento della vendemmia; campi allagati e ortaggi sommersi; terreni collinari soggetti a smottamenti” sono alcune delle segnalazioni giunte a Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. In questi frangenti, l’organizzazione è in stretto contatto con i soci sul territorio. Lo comunica un comunicato stampa di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.
Il maltempo in Emilia Romagna
Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Consulta di Forlì, dichiara: “È ormai chiaro che al territorio servirebbe una manutenzione diversa: capiamo che certi progetti possano richiedere tempo, ma almeno gli interventi ordinari nel frattempo devono essere eseguiti“. Mazzoni sottolinea che le attuali piogge stanno mettendo in luce la fragilità del territorio. “Ci sono canali consorziali in uscita, come a Villagrappa, che stanno allagando strade e campi. In collina, poi, la situazione si sta facendo complessa: si stanno rimettendo in moto gli smottamenti in quelle zone già pesantemente colpite dalle frane nel 2023, qui non sono stati nemmeno riaperti i fossetti, una cosa banale per chi vive in collina, ma fondamentale per gestire precipitazioni di questa intensità“.
Gli agricoltori devono ora fare i conti con nuovi danni: “La vendemmia è ancora in corso e le copiose piogge possono causare marcescenze e ritardare le operazioni di raccolta: tra l’altro ci troviamo fuori dalla copertura di garanzia, che parte 20 giorni prima dell’apertura delle cantine. Per alcuni giorni non si riuscirà ad entrare in vigneto. C’è poi preoccupazione per le produzioni frutticole autunnali, dai kiwi ai kaki“. Mazzoni conclude: “Purtroppo, nelle prossime ore è previsto un intensificarsi delle precipitazioni, tanto che è stata disposta la chiusura delle scuole, e l’entità dei danni diretti e indiretti è quindi destinata ad aumentare“.
I danni
Matteo Brunelli, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Consulta di Cesena, evidenzia: “I danni maggiori, almeno per il momento, sono concentrati nella zona nord-est di Cesena, nella pianura che scende verso Cesenatico e il basso Rubicone, nelle campagne di San Mauro Pascoli e Savignano”. In queste aree, si registrano allagamenti di vario tipo: “I corsi d’acqua sinora sono sotto controllo, ma i fossati adiacenti alle strade, vuoi per l’incuria, vuoi per la scarsa manutenzione, si sono riempiti in poco tempo e prima hanno allagato le sedi stradali e poi si sono riversati sui campi“.
Brunelli aggiunge: “Nei miei terreni, ad esempio, gli ultimi trapianti di insalate sono letteralmente sott’acqua, altre piantine messe a dimora da una decina di giorni sono quasi sommerse: se l’acqua si ritira nel giro di 24/48 ore bene, altrimenti posso dire addio alle speranze di raccolto e parliamo di un totale di 200.000 piantine. Una situazione comune a tanti altri colleghi che coltivano ortaggi a foglia“. Brunelli conclude con amarezza: “E con i fossi e gli scoli stradali non manutenuti, gli interventi di drenaggio e pulizia che facciamo nei nostri campi contano poco: sto vivendo sulla mia pelle cosa voglia dire prendersi cura dei propri terreni ma subire lo stesso un allagamento a causa della mancata manutenzione degli scoli e dei fossi stradali, come è avvenuto lungo la strada provinciale Ruffio e la strada provinciale Sala“.