Ucraina: perso il 70% della capacità di generazione energetica

In totale, sono stati documentati 36 attacchi a impianti di generazione energetica, di cui 25 colpiti in nove regioni attraverso centrali termoelettriche
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Con l’inverno alle porte, previsto come il più rigido dall’inizio della guerra, l’Ucraina si trova ad affrontare una grave crisi energetica, avendo perso il 70% della sua capacità di generazione energetica a causa degli attacchi russi alle infrastrutture. Secondo dati forniti dalla Farnesina, in concomitanza con la riunione del G7 Plus sul settore energetico in Ucraina, copresieduta all’Onu dal segretario di Stato americano Antony Blinken e dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, negli ultimi sei mesi l’Ucraina ha registrato una perdita di oltre 9 gigawatt di capacità di generazione a causa degli attacchi russi.

L’emergenza energetica in Ucraina

La popolazione ucraina si trova a dover affrontare interruzioni quotidiane nell’erogazione di energia elettrica, che attualmente variano dalle 7 alle 10 ore. Si prevede che queste interruzioni possano aumentare a 15-20 ore durante il rigido inverno in arrivo. Dal marzo 2024, gli attacchi russi hanno mirato a infrastrutture energetiche in 20 delle 24 regioni controllate dall’Ucraina.

In totale, sono stati documentati 36 attacchi a impianti di generazione energetica, di cui 25 colpiti in nove regioni attraverso centrali termoelettriche, 7 su impianti idroelettrici in cinque regioni e 2 su impianti di energia rinnovabile in una regione. Inoltre, si sono registrati 101 attacchi su impianti di distribuzione e trasmissione di energia in 17 regioni, con molte infrastrutture colpite ripetutamente, alcune fino alla distruzione totale.

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