Il 20 ottobre 1562 un forte terremoto a Reggio Calabria fa sprofondare Punta Calamizzi

Il terremoto del 1562 rimane una delle tragedie più significative nella storia sismica di Reggio Calabria
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Il 20 ottobre 1562 Reggio Calabria fu colpita da un devastante terremoto che cambiò radicalmente la geografia della città e segnò la sua storia per i secoli successivi. La scossa sismica, estremamente potente, causò il crollo e l’inabissamento di Punta Calamizzi, una lingua di terra che formava la foce del fiume Calopinace e costituiva un naturale riparo per il porto della città.

La distruzione di Punta Calamizzi non solo provocò gravi danni materiali, ma privò Reggio Calabria del suo porto naturale, una risorsa vitale per il commercio e la vita economica della città. Per quasi 3 secoli, la mancanza di un porto funzionante limitò notevolmente lo sviluppo di Reggio, costringendo la popolazione a fare affidamento su porti secondari o alternativi meno sicuri e funzionali.

Solo nel XIX secolo, con la costruzione di nuove infrastrutture portuali, la città riuscì a recuperare parte della sua centralità commerciale. Il terremoto del 1562 rimane una delle tragedie più significative nella storia sismica di Reggio Calabria, testimoniando la fragilità del territorio e l’impatto che i fenomeni naturali possono avere sul tessuto economico e sociale di una comunità.

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