“Le ondate di calore che colpiscono l’Abruzzo e le Marche stanno avendo un impatto imponente sulla salute dei cittadini e il quadro che emerge è allarmante”. Lo afferma l’Osservatorio Clima e Salute, nato grazie al progetto europeo Life+ A_GreeNet, che ha appena pubblicato il primo rapporto “Il verde urbano per contrastare i cambiamenti climatici e le ondate di calore”. Dal rapporto emerge che “le tendenze climatiche in atto non fanno che aggravare una situazione già critica: le città si trasformano in trappole di calore e la popolazione, specialmente gli anziani, ne sta pagando il prezzo più alto”.
Il rapporto, che si basa sui dati dell’estate 2023, rileva che le temperature hanno superato costantemente i +30°C per settimane consecutive in molti dei nuclei urbani analizzati.
La situazione dei Comuni analizzati
A essere presi in esame, poiché rappresentano aree urbane densamente popolate e fortemente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, sono stati i comuni di Pescara, Ancona, Alba Adriatica, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi.
Nei nove comuni, sono 242 i decessi dovuti al caldo estremo. La situazione di Pescara è emblematica, emerge dal rapporto: nel mese di luglio 2023 sono stati registrati 145 decessi, un dato che supera di gran lunga la media del quadriennio 2015-2018, che si attestava intorno ai 121. Il 21 luglio la città ha vissuto una giornata con temperature che hanno toccato i +37°C, una condizione estremamente critica che ha coinciso con dieci decessi registrati tra il 21 e il 22 luglio.
Alba Adriatica (Teramo) ha vissuto uno dei periodi più critici nel mese di luglio, quando le temperature massime hanno superato i +30°C per oltre 20 giorni consecutivi; durante questo mese, la città ha registrato 18 decessi. A Martinsicuro (Teramo) la situazione non è stata molto diversa: nel mese di giugno 2023, il caldo ha raggiunto picchi di oltre +32°C; 20 i decessi in quel mese. Giulianova (Teramo) ha registrato un forte aumento della mortalità ad agosto, con 26 decessi.
Soluzioni pratiche
Il rapporto non si limita a fornire un quadro dettagliato della situazione attuale, ma propone anche una serie di soluzioni pratiche per adattare le città agli effetti sempre più intensi del cambiamento climatico. Tra queste, l’importanza del verde urbano: “la creazione di parchi, giardini e spazi verdi all’interno delle città – si legge – può non solo offrire zone di ombra e fresco per i cittadini, ma anche contribuire a migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento e favorire la biodiversità”.
“La sfida che il cambiamento climatico ci pone davanti non è solo tecnica, ma anche culturale e politica – dichiara Laura Antosa, Project Manager di Life+ A_GreeNet del partner capofila Regione Abruzzo – Dobbiamo ripensare il nostro modo di abitare e progettare lo spazio urbano in modo che sia in grado di resistere e adattarsi ad eventi climatici estremi”.
“Le città del Medio Adriatico stanno vivendo una crisi climatica senza precedenti, e i dati allarmanti emersi dal rapporto dell’Osservatorio Clima e Salute non lasciano spazio all’indifferenza – commenta Nicola Corona, project manager del partner Legambiente – È fondamentale investire nel verde urbano, ampliando parchi, giardini e tetti verdi, per creare spazi che possano assorbire il calore e migliorare la qualità della vita”.