Il razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA) è tornato a solcare nuovamente i cieli con il suo 2° volo di prova, denominato “Cert-2”, avvenuto oggi, venerdì 4 ottobre. Questo lancio rappresenta un passo cruciale per la certificazione del razzo per le future missioni della Space Force statunitense, segnando un importante traguardo nello sviluppo del programma.
Lo scorso 2 ottobre, ULA ha completato con successo la revisione della prontezza al lancio, un processo fondamentale per confermare l’idoneità del razzo, del carico utile e delle infrastrutture a supporto. Questa verifica, condotta insieme ai rappresentanti della Space Force, ha certificato che tutte le componenti erano pronte per la missione.
La missione Cert-2 è un volo di prova che utilizza un simulatore di massa come carico utile. Inizialmente, il piano prevedeva il lancio del veicolo spaziale robotico Dream Chaser di Sierra Space, ma il veicolo non è stato completato in tempo. Questo volo permetterà comunque ad ULA di raccogliere dati cruciali sul comportamento del razzo.
Il Vulcan Centaur è già stato protagonista di un primo volo nel gennaio 2024, quando trasportò in orbita terrestre il lander lunare Peregrine. Tuttavia, quel volo fu segnato da una battuta d’arresto: il lander subì una perdita di propellente che ne causò la distruzione controllata nell’atmosfera terrestre. Nonostante questo inconveniente, il razzo ha dimostrato la sua capacità di trasportare carichi utili nello Spazio.
ULA prevede di impiegare il Vulcan Centaur per missioni di sicurezza nazionale già entro la fine del 2024. Entro il 2025, la compagnia ha programmato 20 lanci, metà dei quali con il nuovo Vulcan e metà con il razzo Atlas V, destinato a essere gradualmente sostituito dal nuovo sistema di lancio.
Con questo secondo volo, ULA si avvicina ulteriormente all’obiettivo di consolidare il Vulcan Centaur come uno dei razzi di punta per le missioni spaziali governative e commerciali, continuando così la sua lunga tradizione nel settore dell’industria aerospaziale.