Lupi in Italia, aumentano gli attacchi ai cani: preoccupazioni crescenti nelle aree urbane 

Gli attacchi dei lupi ai cani sono in aumento, circa 600 casi dal 2012: il maggior numero nell'Appennino piacentino e parmense
MeteoWeb

Dopo l’allevamento, i cani sono diventati le prime vittime dell’espansione dei lupi in Italia. Questi predatori sono passati da poche centinaia di esemplari a 3.300 censiti nel 2022, una cifra che, pur essendo probabilmente inferiore alla reale, rappresenta comunque il numero più elevato in Europa. Uno studio ha rilevato che, dal 2012, ci sono stati almeno 600 attacchi di lupi ai cani, anche se non tutti hanno portato alla morte degli animali. “I lupi ormai in alcune zone vanno a caccia di cani con branchi numerosi che hanno bisogno di cibo”, ha dichiarato all’AGI Valentina Calderoni, che ha collaborato a un report sulle predazioni di lupi su cani nel settembre 2023 con il Coordinamento nazionale Cacciatrici Federcaccia.

L’ultimo incidente risale al 12 ottobre a Vermiglio, in Trentino, dove un lupo ha attaccato un cane tenuto al guinzaglio dalla sua proprietaria. Nel tentativo di salvarlo, la donna è stata trascinata sull’asfalto, ma è stata salvata dall’intervento di un automobilista che, suonando il clacson, ha fatto fuggire il lupo. A fine settembre, a Roma, una lupa che aveva attaccato un bambino di quattro anni è stata catturata e trasferita in un’oasi naturale in Abruzzo.

Le aree più colpite

Il maggior numero di attacchi ai cani, circa 200, si è registrato tra l’Appennino piacentino e parmense, ma il fenomeno si sta diffondendo in aree come Rimini, Chieti, Pescara e Salento. Ad eccezione della Sardegna e della Sicilia, nessuna regione è immune. Gli attacchi sono più frequenti in autunno, quando i cuccioli dei lupi devono imparare a cacciare. Il 60% degli episodi si verifica al mattino.

I dati, probabilmente sottostimati, indicano che il numero degli attacchi è destinato a crescere. Le principali vittime sono state cani da caccia come i segugi. I lupi mostrano una crescente mancanza di timore verso le aree urbane, costringendo i cacciatori a intervenire per proteggere i loro cani. Inoltre, si sta diffondendo l’apprendimento culturale nei branchi: un lupo che da cucciolo impara a cacciare i cani tenderà a farlo anche da adulto.

La questione è sotto l’attenzione politica: il 25 settembre l’UE ha proposto di modificare lo status di conservazione del lupo da specie rigorosamente protetta a protetta, per consentire abbattimenti mirati. La decisione sarà presa dal Comitato della Convenzione di Berna a dicembre.

Condividi