La NASA ha disattivato uno degli strumenti scientifici di Voyager 2, a causa della progressiva riduzione delle riserve di energia a disposizione della sonda spaziale, che attualmente si trova nello Spazio interstellare. Lanciata il 20 agosto 1977, Voyager 2 ha lasciato il Sistema Solare il 5 novembre 2018 e ora si trova a circa 20,5 miliardi di km dalla Terra. La sonda sta utilizzando 4 strumenti scientifici per studiare lo Spazio al di là dell’eliosfera, la bolla di influenza del Sole sul Sistema Solare. Gli ingegneri della missione ritengono che Voyager 2 potrà mantenere operativo almeno un singolo strumento fino agli anni ’30, ma ciò richiede di spegnere altri strumenti.
Fino a oggi, 6 dei 10 strumenti originali della sonda sono stati disattivati, e il 7°, lo strumento di studio del plasma, è stato spento il 26 settembre 2023. Questo strumento era fondamentale per raccogliere dati sulle particelle cariche provenienti dal Sole e sul flusso di plasma nello Spazio interstellare, ma la sua utilità si è ridotta dopo che Voyager 2 aveva lasciato l’eliosfera nel 2018.
La decisione di spegnere questo strumento è stata influenzata anche dalla limitata quantità di dati che poteva fornire negli ultimi anni. Una delle sue 4 “coppe” rimaste attive poteva raccogliere informazioni solo ogni 3 mesi, quando la sonda compie una rotazione completa di 360 gradi. Spegnendo lo strumento, la NASA intende conservare l’energia rimanente per prolungare il più possibile la missione e continuare a ricevere dati unici dallo Spazio interstellare.
Voyager 2, come la sua gemella Voyager 1, è alimentata da plutonio in fase di decadimento, perdendo circa 4 watt di potenza ogni anno. Nonostante ciò, entrambe le sonde continuano a inviare preziosi dati dal confine oltre il Sistema Solare.