Pichetto: “Dire no alle rinnovabili è esagerazione egoistica”

"Dobbiamo essere alla pari di quello che c'è e pensare che non possiamo raggiungere obiettivi e previsioni di consumo di energia del futuro solo con pannelli fotovoltaici o pale eoliche"
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Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha espresso una posizione netta sul tema delle energie rinnovabili, definendo l’opposizione alle stesse come una “esagerazione egoistica“. Durante un’intervista a corriere.it, Pichetto ha spiegato: “Dire no (alle rinnovabili, n.d.r.) a casa mia, perché io sono d’accordo, ma va bene farlo a casa d’altri, non è la cosa più corretta. Altrimenti potremmo trovarci con chi ha il sole che dice ‘il sole serve solo per la mia regione’, e le regioni delle Alpi che dicono ‘l’idroelettrico serve solo per la fascia alpina’. Sono forme di esagerazione egoistica, che rischiano di far del male al paese“.

Il ministro ha poi sottolineato l’importanza di evitare una regolamentazione frammentata sul territorio nazionale: “Quello che spero è che non si crei in Italia una situazione a macchia di leopardo, dove ci siano venti regolamentazioni diverse nell’individuazione delle aree idonee. E ci sia un superamento di questa strana situazione, in cui chi era a favore delle rinnovabili mette i divieti, e chi era contro è più concreto nel valutare che, pur nella tutela del territorio e di un patrimonio artistico enorme, dobbiamo trovare un equilibrio in questo mix di energie. L’obiettivo è avere l’energia e far pagare meno imprese e famiglie“.

Nonostante il sostegno alle rinnovabili, Pichetto ha evidenziato la necessità di mantenere un equilibrio nel mix energetico del Paese: “Non possiamo coprire le previsioni di consumo di energia nel futuro solo col fotovoltaico o con l’eolico, anche perché non possiamo riempire di pannelli fotovoltaici o di pale eoliche questo meraviglioso paese. Pertanto il mix energetico del Pniec (il piano nazionale energia, n.d.r.) prevede anche una quota di nucleare. Un nuovo nucleare, che non è più quello delle grandi centrali. Noi possiamo avere il sole, il vento, l’idrogeno, ma dobbiamo avere anche una quota di nucleare“.

8 GW di nuove rinnovabili nel 2024

Nel corso della stessa intervista, Pichetto ha delineato gli obiettivi per l’anno prossimo in termini di nuove installazioni di energia rinnovabile. “Quest’anno si spera di arrivare almeno a 8 gigawatt di nuove rinnovabili installate in Italia, o almeno di superare i 7 Gigawatt, per essere prudenti“, ha dichiarato il ministro. Guardando al futuro, Pichetto ha espresso fiducia in un ulteriore incremento delle installazioni nei prossimi anni: “Confido nelle maggiori cantierizzazioni di impianti negli anni 2026 – 2027, quando andranno a conclusione molte procedure“.

Nucleare: quadro giuridico chiaro entro il 2035

Oltre alle rinnovabili, il ministro ha sottolineato la necessità di sviluppare un quadro normativo solido per il nucleare. Durante il Green & Net Zero Talk del Corriere della Sera, Pichetto ha dichiarato che il governo ha già iniziato a lavorare in questa direzione dal 21 settembre 2023, con l’obiettivo di creare un quadro giuridico chiaro per permettere alle imprese di investire nel nucleare in Italia. “Abbiamo sdoganato la possibilità di parlare nuovamente di nucleare in Italia, poi abbiamo dato l’incarico al professor Guzzetta di ricostruire il quadro giuridico“, ha spiegato.

Il piano italiano prevede “piccoli reattori al 2035 ma dobbiamo essere nella condizione di avere un quadro giuridico che dia certezza alle imprese perché se ad esempio Google e Amazon, che in Italia è molto diffuso, ci dicessero che vorrebbero mettere un piccolo reattore noi non siamo nella condizione di certificare e di valutare se dire sì o no“, ha precisato Pichetto. Il ministro ha inoltre ribadito che il mix energetico nazionale non può basarsi esclusivamente su fonti rinnovabili: “Dobbiamo essere alla pari di quello che c’è e pensare che non possiamo raggiungere obiettivi e previsioni di consumo di energia del futuro solo con pannelli fotovoltaici o pale eoliche“.

Concludendo il suo intervento, Pichetto ha affermato: “I più grandi player mondiali non credo lancino sogni a suon di contratti con centinaia di milioni di dollari e scadenze quindi non sbagliavamo, il disegno giusto per il paese è l’equilibrio con una quota di nucleare per garanzia di continuità e sicurezza“.

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