Slovenia, referendum sul raddoppio della centrale nucleare di Krsko al confine con l’Italia

Con il voto imminente, l'attenzione è rivolta a come gli elettori sloveni si pronunceranno riguardo a un progetto che ha implicazioni significative per il futuro energetico della regione
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La Slovenia si prepara a un importante referendum che coinvolge direttamente l’Italia. Il 24 novembre, gli elettori sloveni saranno chiamati a decidere se approvare la costruzione di una nuova unità nella centrale nucleare di Krsko, situata proprio al confine tra i due Paesi. Questa centrale, già operativa, potrebbe essere raddoppiata, suscitando un dibattito acceso su questioni di sicurezza, ambiente e cooperazione transfrontaliera.

Oggi, la commissione parlamentare competente in Slovenia ha approvato, con una votazione bipartisan, la proposta del governo di Lubiana di tenere questo referendum consultivo. Il dibattito si è concentrato sulle varie interpretazioni del quesito referendario, come riportato dall’agenzia di stampa slovena Sta.

La centrale nucleare di Krsko rappresenta un nodo cruciale per la produzione energetica slovena e per la regione circostante. La decisione di ampliare l’impianto potrebbe avere ripercussioni non solo sul panorama energetico sloveno, ma anche sulla sicurezza energetica italiana e sul benessere delle comunità che vivono nelle vicinanze.

Con il voto imminente, l’attenzione è rivolta a come gli elettori sloveni si pronunceranno riguardo a un progetto che ha implicazioni significative per il futuro energetico della regione.

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