In Kazakistan, è stata registrata la morte di più di 530 foche del Mar Caspio, una specie a rischio di estinzione, le cui carcasse sono state rinvenute nel corso di sole due settimane. Le autorità kazake attribuiscono questa strage all'”inquinamento marino” o a una “malattia infettiva“. Questo avviene a pochi giorni dall’apertura della COP29 in Azerbaigian, altro paese che si affaccia sul Mar Caspio. Una nota del Comitato per la pesca del Kazakistan ha dichiarato che “tra il 24 ottobre e il 7 novembre, sulla riva sono state ritrovate le carcasse di 534 foche“.
Gli scienziati indicano che l’inquinamento marino e le epidemie di malattie infettive potrebbero essere le cause della morte di questi animali. Il Comitato ha aggiunto che solo nel 3% dei casi le foche sono rimaste intrappolate nelle reti da pesca. La foca del Caspio, l’unico mammifero presente in questo mare, è stata inserita nella lista rossa delle specie rare a rischio di estinzione dal Kazakistan, dove deve affrontare anche il bracconaggio e l’inquinamento. Il Mar Caspio è un mare chiuso, considerato il lago più grande del mondo con una superficie di 371 mila chilometri quadrati, un’area che supera quella della Germania, e confina con cinque paesi: Azerbaigian, Iran, Kazakistan, Russia e Turkmenistan.
Le autorità di questi paesi annunciano periodicamente il ritrovamento di foche morte sulle rive. Secondo gli scienziati, l’allarmante calo del livello dell’acqua, unito all’aumento delle temperature, sta mettendo in pericolo la flora e la fauna marina. A testimonianza della gravità della situazione, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha garantito nel 2022 che avrebbe preso in carico “sotto il suo controllo personale” la questione del declino della popolazione di foche e ha suggerito di “creare riserve naturali“. Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (UICN), il numero di questi mammiferi è diminuito di oltre il 70% nell’ultimo secolo, sebbene le autorità kazake stimino che attualmente la popolazione si attesti attorno alle 270.000 unità.