Attacco russo contro le infrastrutture energetiche ucraine: oltre un milione di persone senza elettricità, l’inverno minaccia

La Russia ha attaccato le infrastrutture energetiche ucraine: preoccupazione in vista dell'inverno
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La Russia ha lanciato giovedì il secondo grande attacco del mese contro le infrastrutture energetiche in Ucraina, lasciando oltre un milione di persone senza elettricità nelle regioni occidentali, meridionali e centrali del Paese. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che l’operazione è stata una risposta agli attacchi ucraini sul territorio russo con i missili a medio raggio statunitensi ATACMS. Ha inoltre avvertito che futuri obiettivi potrebbero includere i “centri decisionali” a Kiev.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito l’attacco una “spregevole escalation”, accusando Mosca di aver utilizzato missili da crociera con munizioni a grappolo. Secondo il ministero dell’Interno ucraino, i danni alle infrastrutture sono stati registrati in nove regioni del Paese. Con temperature che si aggirano intorno allo zero, cresce il timore di lunghi blackout durante l’inverno. Secondo le autorità ucraine, si tratta dell’11° grande attacco al sistema energetico dall’inizio del conflitto. La Russia ha distrutto circa metà della capacità di generazione disponibile in Ucraina, danneggiando il sistema di distribuzione e costringendo le autorità a imporre blackout prolungati.

I dettagli

Durante l’attacco, l’esercito ucraino ha dichiarato che la Russia ha impiegato 91 missili e 97 droni. L’aviazione ucraina ha abbattuto 79 missili e 35 droni, mentre 62 droni sarebbero stati neutralizzati tramite guerra elettronica. Fonti del settore energetico hanno riferito che diverse unità nucleari ucraine sono state scollegate dalla rete durante l’offensiva.

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