Baku, la lunga notte della COP29: diplomazia al limite per salvare l’accordo

Dietro le quinte, si intensificano gli sforzi diplomatici
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Dopo una lunga notte di trattative inconcludenti, la COP29 a Baku si protrae oltre la scadenza prevista, con l’obiettivo di raggiungere un compromesso per un accordo finale. La giornata di oggi si preannuncia intensa, con una sessione plenaria fissata per le 10 ora locale. Il clima resta teso, soprattutto dopo la dura reazione dei Paesi del Sud del mondo alla proposta di un finanziamento climatico da 250 miliardi di dollari, giudicata insufficiente per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.

Dietro le quinte, si intensificano gli sforzi diplomatici per convincere le nazioni ricche ad aumentare la cifra. Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, è impegnato in contatti diretti con diverse capitali per spingere verso un accordo più ambizioso. L’Unione Europea sembra disposta ad accettare un aumento a 300 miliardi di dollari, ma Paesi come Giappone, Svizzera e Nuova Zelanda si oppongono a un incremento.

Un ulteriore elemento di incertezza riguarda il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, che potrebbe compromettere il futuro degli impegni climatici. Ciò, unito alla crescita di governi conservatori in Francia, Germania, Canada e altrove, contribuisce a rendere le negoziazioni a Baku estremamente delicate.

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