Il Canada e gli Stati Uniti orientali si preparano ad affrontare un’imminente e severa ondata di gelo. Dopo un novembre insolitamente mite, con temperature sopra la media stagionale in gran parte del paese, l’attenzione si sposta su un cambio drastico di scenario meteorologico. Sebbene alcune aree, come le montagne del Colorado, abbiano già avuto un assaggio d’inverno con abbondanti nevicate, il mese si è distinto per un clima generalmente clemente, sollevando dubbi sul fatto che queste anomalie climatiche possano rappresentare un’anticipazione di futuri inverni più caldi.
Il cambiamento in arrivo sarà significativo, con temperature in caduta libera soprattutto nel Midwest e nel Nordest. Si prevedono diminuzioni di 10-15°C, con valori in quota a 1500 metri che potrebbero scendere fino a -20°C. A questo si aggiungeranno venti burrascosi provenienti da nord e nord-ovest, che attraversando le acque relativamente più calde dei Grandi Laghi daranno origine al celebre fenomeno del “Lake Effect Snow“, portando blizzard intensi sulle aree sottovento, principalmente lungo i versanti orientali dei laghi.
Il Lake Effect Snow si verifica quando una massa d’aria fredda scorre sopra una superficie d’acqua più calda, trasferendo calore e umidità dallo specchio d’acqua all’atmosfera. Questo riscaldamento rende l’aria più leggera, spingendola a salire, dove si raffredda e l’umidità si condensa formando nuvole. Quando la temperatura è sufficientemente bassa, questa umidità si trasforma in neve, che viene poi depositata sulle rive sottovento. Questo processo crea bande strette di intense nevicate, con accumuli che possono arrivare a 150-250 centimetri e una caduta di neve che può raggiungere i 5-7,5 centimetri all’ora.
Le conseguenze di questo fenomeno sono rilevanti. La neve può accumularsi in modo molto rapido e localizzato, creando problemi per le comunità vicine e rappresentando un rischio significativo per la viabilità. La visibilità può ridursi drasticamente e le condizioni stradali possono deteriorarsi in breve tempo. Alcune zone, come il Tug Hill Plateau nello stato di New York, sono particolarmente soggette a questo fenomeno e possono accumulare oltre sei metri di neve durante la stagione invernale.
L’imminente ondata di gelo, combinata con il Lake Effect Snow, rappresenta un esempio concreto dell’interazione tra aria, acqua e temperatura che caratterizza i fenomeni meteorologici complessi. Questo episodio evidenzia come le dinamiche atmosferiche possano portare a condizioni estreme e localizzate, sottolineando l’importanza di monitorare costantemente l’evoluzione del clima per affrontare al meglio le sfide dell’inverno.