“Ho appena finito la riunione plenaria dell’Unione Europea e ci sono ancora tutta una serie di valutazioni da portare avanti sia sul quadro della finanza, che vede ancora una situazione abbastanza difficile, sia a seguito delle posizioni assunte da importanti paesi quali la Cina rispetto ai sistemi di misurazione” ma anche di “Paesi in via di sviluppo che non vogliono tenere in considerazione la parte di misurazione. La trattativa sull’articolo 6 dell’accordo di Parigi sembrava a buon punto ma dobbiamo andare con molta cautela perché questa notte c’è stata qualche difficoltà“. “Rispetto all’accordo di Parigi stanno andando avanti le trattative tecniche, ben avviate, valuteremo come andrà nei prossimi due giorni. Alcune prese di posizione determinano la revisione di alcune parti“. A fare il punto è il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, a margine di un evento al Padiglione Italia della COP29 in corso a Baku. “In questo momento evitiamo di parlare di cifre. Abbiamo appena finito la riunione e l’impegno assunto è di non parlare di numeri“.
Dall’Italia, alla COP29, “continuazione con ciò che abbiamo portato al G7 e al G20, con la posizione assunta a Dubai e ribadita la settimana scorsa dalla presidente Meloni: pieno impegno sui fondi finora definiti, disponibilità per il fondo clima, impegno nel loss and damage nel momento in cui verranno definite le modalità (in questo caso siamo in una trattativa di ordine tecnico). E abbiamo ribadito la base del documento unitario dell’Unione Europea votato un mese fa da parte dei 27 Paesi” Documento nel quale emerge la “piena volontà di discutere un nuovo quadro finanziato che sia però legato a un sistema di misurazione e ricadute e va portata dentro tutta la porta dei fondi multilaterali andando così ad allargare la base“.