COP29, vertice sul Clima snobbato dai grandi del mondo

L’assenza di impegno alla COP29 è un segnale preoccupante per il futuro del clima globale
MeteoWeb

COP29, il vertice sul clima in corso a Baku, Azerbaigian, si apre in un clima di scetticismo e con assenze pesanti tra i leader mondiali. Nonostante l’urgenza climatica globale, i principali capi di Stato hanno deciso di non partecipare. Joe Biden, Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron, Luiz Inacio Lula, Narendra Modi, Olaf Scholz e Xi Jinping – figure centrali nella lotta contro il cambiamento climatico – hanno scelto di disertare la conferenza. Questa situazione solleva dubbi sull’impegno effettivo dei Paesi più inquinanti per mitigare le emissioni.

Tra le poche eccezioni vi è il premier Giorgia Meloni, presente come capo del G7, che terrà un breve discorso in plenaria il 13 novembre per poi fare ritorno in Italia. La COP29 si prefigge di raccogliere 1.000 miliardi di dollari destinati alla finanza climatica, un obiettivo ambizioso rispetto ai 100 miliardi annuali decisi finora. Tuttavia, la mancanza dei principali leader politici mette in discussione la possibilità di raggiungere un accordo sostanziale.

Le prospettive appaiono ancora più cupe alla luce delle criticità del Paese ospitante. A capo della conferenza vi è Mukhtar Babayev, ex dirigente della compagnia petrolifera azera Socar, una figura controversa che potrebbe limitare la discussione sulla transizione energetica. Il legame di Babayev con il settore petrolifero sembra allontanare ulteriormente l’obiettivo di abbandonare le fonti fossili, considerando che la Socar ha recentemente annunciato un incremento nella produzione di combustibili fossili.

Intanto, i disastri climatici, come le recenti alluvioni in Europa e Italia, evidenziano l’urgenza di una risposta globale concreta. Gli scienziati di Copernicus avvertono che il 2024 potrebbe essere l’anno più caldo mai registrato, un segnale del fallimento degli Accordi di Parigi e della prospettiva di un aumento di 3°C entro il 2100. L’assenza di impegno alla COP29 è un segnale preoccupante per il futuro del clima globale.

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