Le immagini satellitari catturate dal satellite Sentinel 2A di Copernicus nel corso della giornata di sabato 23 novembre, hanno rivelato la presenza di vortici costieri al largo delle coste toscane, resi evidenti dalla particolare distribuzione dei sedimenti sospesi. Questi vortici, noti come coastal eddies, sono strutture circolari o ellittiche con diametri che possono variare da 1 a 10 chilometri. La loro formazione rappresenta una risposta dinamica alle violente mareggiate che hanno colpito la zona nelle ore precedenti, creando una significativa instabilità nella circolazione superficiale delle acque marine.
Le condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da venti intensi e onde alte, hanno generato un marcato rimescolamento verticale delle acque. Questo processo ha portato alla formazione di gradienti di densità, influenzati sia dalla temperatura sia dalla salinità. Le correnti irregolari derivanti da questi gradienti, in combinazione con la batimetria complessa dell’area, hanno favorito la creazione di vortici ben definiti. Nella giornata di sabato, questi fenomeni erano ancora evidenti, lasciando tracce visibili grazie ai sedimenti trasportati dalle acque costiere verso il mare aperto durante le mareggiate.
Questi vortici non si limitano a essere una curiosità visibile dalle immagini satellitari, ma rivestono un ruolo ecologico di rilievo. Agendo come meccanismi di trasporto, contribuiscono alla distribuzione di nutrienti e influenzano i cicli biologici delle acque marine. La loro presenza sottolinea l’importanza delle dinamiche costiere non solo per comprendere i processi fisici innescati da eventi estremi, ma anche per il loro impatto sugli ecosistemi marini.