Il cibo non è soltanto una fonte di piacere, ma rappresenta il carburante essenziale per il nostro organismo, fornendo l’energia necessaria per affrontare le attività quotidiane. La scelta della dieta non incide soltanto sul nostro benessere generale, ma può influenzare significativamente il metabolismo, rafforzare il sistema immunitario e aiutare nella prevenzione di gravi patologie, che vanno dalle malattie vascolari a quelle dell’apparato digerente. Un regime alimentare bilanciato è inoltre fondamentale per mantenere il peso ideale e preservare le capacità cognitive, soprattutto con l’avanzare dell’età. Selezionare con attenzione la qualità dei pasti e le quantità consumate diventa, quindi, una scelta di salute consapevole da adottare ogni giorno.
Il professor Giorgio Calabrese, noto specialista in scienza dell’alimentazione e docente presso diverse università italiane, intervistato dall’agenzia di stampa Italpress, ha espresso il suo punto di vista critico su questa pratica. Calabrese ha ricordato come, fino a pochi decenni fa, la colazione fosse spesso ridotta a un semplice caffè, e il digiuno tra cena e pranzo successivo fosse una routine comune per molti italiani. Tuttavia, secondo l’esperto, trasformare questa abitudine in una regola alimentare strutturata come il digiuno intermittente richiede una riflessione più approfondita.
Calabrese ha evidenziato come il digiuno intermittente preveda diverse varianti, dal digiuno di 12 ore a schemi più estremi di 5 giorni su 7, proposti da alcuni esperti. Tuttavia, l’efficacia di questa pratica è messa in discussione quando non si considera l’apporto calorico complessivo: consumare un’elevata quantità di calorie in un singolo pasto può vanificare gli eventuali benefici del digiuno, rendendo la pratica meno efficace di quanto si possa pensare.
Il professor Calabrese ha sottolineato che il digiuno intermittente, se non gestito correttamente e senza un’adeguata consapevolezza nutrizionale, potrebbe comportare rischi per la salute, anziché apportare i benefici sperati. È essenziale valutare il bilancio calorico totale e non affidarsi a mode alimentari senza un’adeguata conoscenza scientifica, come ha suggerito l’esperto.