Inquinamento atmosferico e demenza: il legame preoccupante svelato da uno studio

L'impatto del particolato derivante dagli incendi boschivi risulta essere più marcato tra individui di età inferiore ai 75 anni
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L’esposizione prolungata al particolato fine (PM2.5), uno dei principali inquinanti atmosferici, è associata a un aumento significativo del rischio di demenza. È quanto rivela una ricerca condotta dalla University of Pennsylvania e pubblicata su JAMA Neurology. Lo studio si basa sui dati sanitari di pazienti del Kaiser Permanente Southern California (KPSC), una struttura che offre cure a 4,7 milioni di persone distribuite in 10 contee della California.

Secondo i ricercatori, il campione analizzato comprendeva 644.766 membri di sesso femminile (53,0% del totale). In termini di distribuzione etnica, il 26,0% (319.521 persone) è stato identificato come ispanico, mentre il 49,0% (601.334 persone) come non ispanico bianco. Durante il periodo di osservazione, a 80.993 membri è stata diagnosticata una forma di demenza, pari al 6,6% della popolazione studiata.

Dati allarmanti sull’inquinamento da incendi

I risultati mostrano che un aumento di 1 microgrammo per metro cubo (µg/m³) nell’esposizione media triennale al PM2.5 derivante da incendi boschivi è correlato a un incremento del 18% della probabilità di ricevere una diagnosi di demenza. Al contrario, lo stesso aumento di PM2.5 non legato a incendi si traduce in un incremento del rischio dell’1%.

L’impatto del particolato derivante dagli incendi boschivi risulta essere più marcato tra individui di età inferiore ai 75 anni, membri di minoranze razziali e persone che risiedono in aree caratterizzate da livelli di povertà estremi, sia elevati che bassi.

Appello ai decisori politici

I ricercatori sottolineano che “considerando il prevedibile aumento degli incendi e del relativo inquinamento legati al cambiamento climatico, i loro risultati dovrebbero spingere i decisori politici ad agire con prontezza per mitigare tale cambiamento e gli incendi che ne derivano così da limitare anche l’incidenza di demenza.”

Questi dati evidenziano l’urgenza di interventi concreti per ridurre l’inquinamento atmosferico, specialmente quello legato agli incendi boschivi, che non solo contribuisce al cambiamento climatico ma rappresenta anche una seria minaccia per la salute pubblica.

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