Inizia un periodo di condizioni meno fredde in quota sulle Dolomiti venete, mentre nelle vallate e sugli altopiani prealpini si osserva un marcato fenomeno di inversione termica. Questo è determinato dal ristagno di aria fredda negli strati bassi, contrastato dall’afflusso di aria più mite che sta interessando pendii, dorsali e cime montuose. L’evoluzione termica è già evidente: alla stazione meteorologica di Sasso Pordoi, situata a 2.950 metri, la temperatura è salita sopra lo zero, raggiungendo +0,7°C. Secondo le previsioni di ARPAV Veneto, lo zero termico potrebbe toccare i 3.700 metri nelle prossime ore, anche se tale rialzo sarà transitorio, con un ritorno sotto i 2.500 metri previsto già entro martedì.
Questo cambiamento termico potrebbe influire sulle attività legate agli sport invernali, con temporanee sospensioni nella produzione di neve artificiale in alcune aree sciistiche. Non appena le condizioni lo consentiranno, i cannoni sparaneve torneranno in funzione a pieno regime per garantire l’apertura stagionale delle piste nel comprensorio Dolomiti Superski.

Il recente sbalzo termico è significativo: a Punta Penia, ieri, si sono registrati -23°C, mentre oggi la temperatura è risalita intorno ai -2°C, segnando un incremento di ben 21°C in appena 24 ore. Questo drastico cambiamento non passa inosservato, evidenziando la natura sempre più imprevedibile e repentina delle variazioni climatiche. Le Dolomiti continuano a vivere una stagione segnata da estremi, alternando periodi di siccità e miti a episodi di intenso freddo e precipitazioni, a conferma delle sfide climatiche che caratterizzano il tempo.
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