Ci sono riserve di acqua per altre due settimane, stimando la data del 22 novembre, nella diga del Camastra che serve per gli scopi potabili un’area di circa 140mila abitanti in 29 Comuni tra cui Potenza. Il dato è emerso nella riunione dell’unità di crisi, presieduta dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che è commissario per l’emergenza. Pertanto sono confermate le restrizioni: stop all’erogazione idrica dalle 18.30 alle 6.30 mentre il sabato interruzione parte alle 23. Sono in corso i lavori per la soluzione infrastrutturale temporanea che è il prelievo delle acque del fiume Basento su cui, in ogni caso, dovranno essere effettuati continui controlli di qualità per la potabilità.
Iniziati oggi gli interventi per la posa delle tubazioni con cui convogliare l’acqua del fiume nella diga: quattro le imprese che lavorano con due squadre ciascuna e con mezzi indipendenti in modo da accelerare le procedure, la previsione della fine dei lavori è il 19 novembre 2024. Nella riunione è emerso che Bardi chiederà alla Prefettura di Potenza ”la garanzia di controlli serrati, per il tramite di forze dell’ordine, del tratto di fiume interessato dal progetto Basento-Camastra con l’obiettivo di evitare scarichi abusivi”. Inoltre saranno attuati costanti campionamenti dell’acqua, prima e dopo l’ingresso nel potabilizzatore di Masseria Romaniello.
La normativa prevede che le acque potabili siano classificate prima dell’ingresso nel potabilizzatore per stabilire il tipo di trattamento da attuare. Nel corso dell’unità di crisi, Acquedotto lucano ha reso noto che con interventi straordinari si sta garantendo la fornitura di acqua nelle aree industriali.