Con l’approssimarsi della conclusione della stagione degli uragani 2024 nell’Atlantico, il Centro Nazionale Uragani (NHC) continua a monitorare attentamente tre aree di potenziale sviluppo. Anche in questo ultimo mese, l’attenzione rimane alta per i possibili effetti che nuovi sistemi potrebbero avere sulle regioni circostanti.
La prima area osservata con particolare interesse è il settore sud-occidentale del Mar dei Caraibi. Questa zona presenta la maggiore probabilità di sviluppo di un sistema tropicale nei prossimi giorni. Secondo le previsioni dell’NHC, è possibile che una depressione tropicale si formi entro il fine settimana o all’inizio della prossima settimana, con una traiettoria stimata verso nord-nordovest. Anche qualora il sistema non evolvesse in un ciclone vero e proprio, esso potrebbe comunque portare abbondanti precipitazioni su alcune aree dell’America Centrale, con potenziali impatti a livello locale.

Il Mar dei Caraibi nord-orientale rappresenta la seconda area sotto osservazione, dove un’area di bassa pressione mostra basse probabilità di svilupparsi ulteriormente nel corso della settimana. Le previsioni indicano che questo sistema potrebbe essere assorbito dall’area attiva nel Mar dei Caraibi sud-occidentale, riducendo così il rischio di una sua evoluzione autonoma in una depressione tropicale.
Infine, l’NHC sta monitorando anche una zona di rovesci e temporali situata nell’Atlantico settentrionale, a circa 550 miglia a ovest delle Azzorre. Sebbene il sistema si trovi all’interno di una zona di bassa pressione, le possibilità di uno sviluppo tropicale sono limitate e la sua intensificazione dovrebbe essere piuttosto lenta mentre si muove verso est nei giorni successivi.

La stagione degli uragani 2024 nell’Atlantico terminerà ufficialmente il 30 novembre, e l’attenzione ora è rivolta ai nomi rimanenti nella lista. Il prossimo nome previsto è “Patty”, qualora uno dei sistemi in monitoraggio evolvesse in una tempesta tropicale. In questo ultimo mese, l’osservazione e l’analisi da parte dell’NHC restano cruciali per fornire previsioni tempestive e gestire le possibili conseguenze delle perturbazioni tropicali nelle aree a rischio.