“Il 2025 rischia di essere l’anno dell’aviaria, solo in Italia non lo consideriamo un problema”: Bassetti preoccupato

Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, ha parlato del rischio aviaria
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“Il 2025 rischia di essere veramente l’anno della aviaria perché i segnali che vengono dagli Stati Uniti sono importanti, il virus ha interessato due degli animali in qualche modo più vicini all’essere umano, da una parte la mucca da latte – sono tantissimi ormai gli allevamenti americani contagiati – e siamo arrivati al pollo da cortile e ai gatti quindi veramente un virus dell’aviaria vicinissimo all’essere umano. Oltretutto, un articolo pubblicato su ‘Science’ ci dice che manca soltanto una piccolissima mutazione affinché il virus faccia il definitivo salto di specie e che acquisisca la capacità di trasmettersi da uomo a uomo”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, intervenendo sulla decesso di due gatti nella Contea di Los Angeles – per l’influenza aviaria H5 – che avevano consumato lotti di latte crudo che erano stati ritirati dal mercato proprio per essere contaminati dal virus.

“I dati americani a me preoccupano molto perché stiamo parlando evidentemente di un’epoca in cui il virus non circola in una provincia remota del Vietnam o dell’Indonesia, ma stiamo parlando di un paese come gli Usa che è veramente molto molto vicino a noi – rimarca Bassetti – Quindi l’influenza aviaria è veramente davvero molto vicina a noi. Prova ne è che la California ha dichiarato lo stato di emergenza sulla aviaria e praticamente tutto il mondo sta facendo incetta di vaccini, o si sta organizzando con i farmaci, solo in Italia non lo consideriamo un problema”.

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