Acque inglesi sempre più inquinate: crescono i siti non idonei alla balneazione

I dati mostrano una notevole differenza tra la qualità delle acque nei siti costieri e quelli nell'entroterra
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Il numero di acque monitorate in Inghilterra e classificate come scadenti e non idonee alla balneazione è più che raddoppiato, passando da 18 a 37, secondo quanto riportato dalla BBC. Questa crescita è un segnale allarmante per la qualità delle acque nel Regno Unito. Dei 450 siti regolarmente sottoposti a test per rilevare la presenza di batteri negli scarichi fognari, solo il 92% ha raggiunto gli standard minimi per la balneazione, in calo rispetto al 96% dell’anno scorso.

L’Agenzia britannica per l’ambiente, che ha condotto i test, ha spiegato che questi dati sono parzialmente legati all’inclusione di 27 nuovi siti, 18 dei quali sono stati classificati come scarsi. A riguardo, il governo di Sua Maestà ha definito i risultati “inaccettabili“. Emma Hardy, ministro dell’Acqua, ha attribuito la responsabilità alle compagnie idriche inglesi e ha sottolineato la necessità di una regolamentazione più severa.

Alan Lovell, presidente dell’Agenzia per l’ambiente, ha commentato che i risultati sono stati ottenuti in un contesto di crescente domanda di siti di balneazione in tutto il Paese. “Sebbene la qualità complessiva delle acque di balneazione sia migliorata negli ultimi decenni grazie a investimenti mirati e a una regolamentazione rigorosa, i risultati odierni dimostrano che c’è ancora molto lavoro da fare, in particolare per adeguare le nostre acque di balneazione interne agli standard comuni“, ha affermato Lovell.

I dati mostrano una notevole differenza tra la qualità delle acque nei siti costieri e quelli nell’entroterra. Quest’anno, il 95% delle acque costiere ha soddisfatto gli standard minimi, mentre solo il 53% dei fiumi e dei laghi ha raggiunto i requisiti. L’Agenzia per l’ambiente spiega che la differenza è dovuta al fatto che l’acqua salata agisce come un disinfettante naturale e che il mare disperde gli inquinanti più rapidamente rispetto alle acque interne.

Infine, un portavoce di Water UK, l’associazione che rappresenta il settore idrico, ha dichiarato che la qualità delle acque di balneazione in Inghilterra è migliorata sin dagli anni ’90, ma le aziende idriche concordano sul fatto che è necessario fare di più per ridurre gli scarichi fognari.

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