Aumentano misteriosamente le radiazioni dopo il passaggio dei droni a New York

A fronte di queste anomalie, il Dipartimento dell'Energia ha cercato di rassicurare la popolazione
MeteoWeb

Il mistero che ha scosso New York si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo le inquietanti presenze dei droni che hanno terrorizzato il nord-est degli Stati Uniti, un nuovo enigma emerge: quello delle radiazioni anomale rilevate in due quartieri di New York. I dati provengono dalla mappa interattiva Geiger World Map di GQ Electronics, che raccoglie informazioni dai contatori Geiger utilizzati da utenti di tutto il mondo. Negli ultimi giorni, sono stati registrati livelli anomali di radiazioni nei quartieri del Bronx e dell’Upper West Side.

La notizia ha subito alimentato diverse teorie del complotto, secondo le quali i droni potrebbero essere alla ricerca di una testata nucleare scomparsa, dando vita a ipotesi che mescolano preoccupazioni reali e fantasia.

In particolare, i rilevamenti della mappa hanno registrato ben 1048 particelle al minuto (CPM) nel Bronx, e 175 nell’Upper West Side. Per fare un paragone, secondo la NASA, una persona è normalmente esposta a una media che varia tra i 5 e i 60 CPM al giorno.

A fronte di queste anomalie, il Dipartimento dell’Energia ha cercato di rassicurare la popolazione, chiarendo che “il team per le emergenze nucleari non impiega droni per missioni di rilevamento nucleare/radiologico” e che al momento “non sta conducendo alcuna operazione aerea in quella regione“. Nonostante queste dichiarazioni, però, le speculazioni non si fermano, continuando a alimentare il clima di incertezze e preoccupazioni tra i cittadini.

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