L’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha chiesto un’indagine approfondita, imparziale e trasparente sullo schianto nel territorio kazako del volo Azerbaigian Airlines per Grozny, costato la vita mercoledì scorso a 38 persone. La Iata ha aggiunto in un comunicato che, nel caso l’aereo sia stato abbattuto da militari, i responsabili dovrebbero essere assicurati alla giustizia. I funzionali azeri hanno affermato che l’aereo è stato colpito da un sistema di difesa aerea russa mentre tentava di atterrare a Grozny, capitale della repubblica russa di Cecenia. “Inviamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime”, ha affermato Willie Walsh, direttore generale della Iata, “in segno di rispetto per le 38 persone che hanno perso la vita e per coloro che sono sopravvissuti, dobbiamo scoprire le ragioni di questo disastro e adottare misure affinché cio’ non accada mai più”.
“Gli aerei civili non devono mai essere l’obiettivo intenzionale o accidentale di operazioni militari. L’alta probabilità che il volo Azerbaigian Airlines 8243 sia stato vittima di operazioni militari, come indicato da diversi governi, tra cui la Russia e l’Azerbaigian, rende necessario lo svolgimento di un’indagine approfondita e trasparente e un’indagine imparziale è una priorità assoluta”, ha detto ancora Walsh, preannunciando un rapporto provvisorio entro 30 giorni. Il presidente azero, Ilham Aliyev, ha accusato oggi la Russia di aver accidentalmente colpito il velivolo e di aver inizialmente cercato di nascondere la causa del disastro. Il presidente russo, Vladimir Putin, aveva ieri ammesso che le difese aeree russe erano operative a Grozny quando l’aereo ha tentato di atterrare, prima di deviare e schiantarsi nel Kazakistan occidentale.