A due settimane dal passaggio del ciclone Chido, Mayotte è ancora sommersa da montagne di rifiuti di ogni tipo. La gestione dei rifiuti sta cercando di ripartire, ma ci sono gravi disparità tra le diverse località. A Sada, nel Centro/Ovest, l’aria è irrespirabile a causa dei rifiuti accumulati. Il centro di riciclaggio sperimentale del villaggio ha resistito al ciclone, ma è stato necessario raccogliere i rifiuti temporaneamente, in attesa che vengano ripristinate le strutture di smaltimento. Il sistema di gestione dei rifiuti, che ha compiuto dieci anni, è stato danneggiato, ma alcune strutture, come due banchine di trasferimento, sono riaperte. La Sidevam, l’organismo responsabile, gestisce circa 250 tonnellate di rifiuti al giorno, ma prevede che questa cifra triplichi durante la crisi. Nonostante l’arrivo di 20 camion, la rete telefonica non è ancora stata ripristinata, creando problemi di comunicazione. In alcune zone, come Sada, i rifiuti sono ordinatamente accumulati, mentre in altre, come Mamoudzou, le strade sono ancora inaccessibili. Nel Nord, alcuni residenti, stanchi della situazione, hanno iniziato a bruciare i rifiuti. Le autorità locali sono in prima linea per risolvere la crisi, ma il lavoro da fare è ancora enorme.