Il Comune di Prato, in cordata con la Regione, gli atenei toscani e l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF), si candida ad ospitare la costruzione di un centro di ricerca per studiare e analizzare il materiale extraterrestre, in primis i campioni di materiale che saranno prelevati su Marte. A individuare questa proposta è stata l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha già coinvolto le istituzioni e deve ora compiere i passi ufficiali per deliberare la decisione. Non risultano allo stato attuale candidature alternative. Attualmente, oltre alla sede legale di Roma, ASI ha solo altre tre sedi nel mondo: una a Matera, una a Cagliari e una a Malindi (Kenya).
La notizia è emersa questa mattina nel corso dell’illustrazione del bilancio previsionale triennale del Comune di Prato, che secondo il progetto realizzerà la struttura del centro, denominato ‘Curation Facility’, in collaborazione con l’Agenzia. Il luogo individuato è quello dell’area Ex Banci, una zona su cui per molto tempo le amministrazioni che si sono succedute hanno discusso la destinazione e la vocazione. Per questo, come ha spiegato il sindaco di Prato Ilaria Bugetti, “nel bilancio è previsto un appostamento di sei milioni di euro, di cui due milioni coperti dalla Regione Toscana”.
Prato “si propone come la candidata ideale per ospitare il centro di rilevanza internazionale, grazie al grande lavoro di ricerca svolto negli anni dalla Fondazione Parsec, che ha caldeggiato presso le amministrazioni – comunale e regionale – la presentazione della candidatura”.