Uno studio del CNC-Center for Neuroscience and Cell Biology, pubblicato su Ageing Research Reviews e finanziato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC), rivela che un consumo regolare e moderato di caffè (circa 3 tazzine al giorno) può allungare la vita di circa 1,8 anni in buona salute, riducendo il rischio delle principali malattie legate all’età. Il caffè, 2ª bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua, è una miscela complessa di migliaia di composti bioattivi, i cui effetti sulla salute sono sempre più rivalutati rispetto alle percezioni passate.
Analizzando oltre 50 studi epidemiologici su quasi 3 milioni di individui provenienti da diverse aree geografiche ed etnie, i ricercatori hanno osservato che il consumo moderato di caffè è associato a una riduzione del 17% della mortalità per tutte le cause. Inoltre, migliora la qualità della vita in età avanzata, contrastando il declino funzionale, inclusa la perdita di memoria, il calo dell’umore e la riduzione delle capacità fisiche.
L’indagine ha anche evidenziato che il caffè può ridurre il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, oncologiche e respiratorie, dimostrando un effetto positivo non solo sulla durata ma anche sulla qualità della vita.
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