Il ministero dell’Industria, delle miniere e dell’energia tunisino ha assegnato i primi quattro progetti di uno più ampia iniziativa per lo sviluppo dell’energia solare fotovoltaica in Tunisia. Le aziende francesi Qair e Voltalia, insieme alla norvegese Scatec, si sono aggiudicate la realizzazione di impianti solari per un totale di quasi 500 megawatt. Secondo il dicastero, questi nuovi impianti, la cui entrata in funzione è attesa nel 2027, contribuiranno in modo significativo alla transizione energetica del Paese, offrendo numerosi vantaggi come la produzione di energia pulita, circa 1.000 gigawattora all’anno, pari al 5% del fabbisogno nazionale; risparmio economico, riducendo i costi di produzione di elettricità e risparmiando oltre 250 mila tonnellate di gas naturale all’anno; sviluppo sostenibile, creazione di posti di lavoro e riduzione delle emissioni di carbonio di circa 500 mila tonnellate all’anno.
L’obiettivo del governo tunisino è quello di raggiungere una capacità installata di 1.700 megawatt entro il 2027. A marzo 2025 saranno assegnati i progetti eolici, completando cosi la prima fase di questo ambizioso programma, concludere lo stesso dicastero. In Tunisia sono 4.702 le industrie attive che offrono lavoro a 534 mila lavoratori e il settore industriale contribuiscono per il 90% al totale delle esportazioni totali, per un valore pari a 50 miliardi di dinari (14,5 miliardi di euro) all’anno. La strategia energetica della Tunisia per il 2035 ha come obiettivo principale quello di accelerare il cammino verso un futuro sostenibile, in linea con il coinvolgimento del Paese nello sforzo globale per affrontare i rischi del cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni di carbonio del 45% entro il 2030.
L’esecutivo tunisino sta per questo incoraggiando gli investimenti in tecnologie pulite, che a loro volta contribuiranno a raggiungere la sicurezza energetica da un lato ea promuovere la crescita economica nazionale dall’altro, oltre a lavorare per sviluppare investimenti climatici a livello nazionale e internazionale, in cooperazione con i settori pubblico e privato in Tunisia, promuovendo progetti con grande potenziale per ridurre le emissioni di gas serra nel quadro del capitolo 6 dell’accordo di Parigi, a cui la Tunisia ha aderito. Secondo l’Agenzia tunisina per la gestione dell’energia (Anme), il Paese ambisce ad aumentare la propria quota di energie rinnovabili nella produzione complessiva di energia al 35 per cento entro i prossimi sei anni, dall’attuale cinque per cento, garantendo un approvvigionamento energetico sicuro, accessibile a tutti e a prezzi ragionevoli per il 2035.