L’irruzione di aria artica attesa sull’Italia tra l’11 e il 13 gennaio rappresenta una dinamica meteorologica complessa e significativa, con caratteristiche distintive tra le diverse regioni del Paese. I principali modelli fisico-matematici concordano ormai sulla presenza di un vortice mediterraneo che si svilupperà sul basso Tirreno, per poi spostarsi verso lo Ionio. Questo sistema sarà il motore principale del peggioramento atmosferico, generando forti venti di bora e grecale che soffieranno sulle regioni esposte a est, portando condizioni molto diverse tra Nord, Centro e Sud.
Il Nord Italia, in questa configurazione, sarà interessato principalmente da venti freddi ma secchi. Le correnti settentrionali non porteranno precipitazioni significative, lasciando spazio a un freddo asciutto tipico delle irruzioni invernali. In netto contrasto, il Centro e il Sud saranno direttamente investiti dal vortice mediterraneo, che provocherà un’intensa attività ciclonica. Piogge abbondanti interesseranno soprattutto le regioni meridionali, ma anche parte del Centro Italia, mentre sull’Appennino centro-meridionale si prevedono nevicate copiose. In alcune aree, dove le correnti fredde continentali saranno più incisive, la neve potrebbe scendere fino a quote collinari, creando scenari invernali di grande suggestione.
Le temperature durante questa fase mostreranno una netta variabilità. Le zone interne dell’Appennino, dalla Romagna al Molise, registreranno i valori più bassi, con minime che potranno scendere tra i -5 e i -7°C nelle ore più fredde tra domenica sera e lunedì mattina. Tuttavia, altrove il raffreddamento sarà meno intenso. Sulle regioni meridionali estreme, ad esempio, le temperature tenderanno semplicemente a rientrare nei valori stagionali tipici, mentre sul versante tirrenico l’effetto di riscaldamento adiabatico delle correnti, causato dal superamento dei rilievi appenninici, limiterà ulteriormente il calo termico.
Nel complesso, questa fase invernale rappresenterà un normale episodio di irruzione fredda, senza caratteri estremi o particolarmente duraturi. Tuttavia, l’interazione tra aria fredda e il vortice mediterraneo garantirà condizioni meteorologiche movimentate, soprattutto per il Centro-Sud, con scenari tipicamente invernali che attireranno l’attenzione. Restano ancora incertezze sui dettagli, ma l’evoluzione generale sembra ormai delineata. Per chiunque segua con attenzione questa evoluzione, i prossimi giorni offriranno spunti interessanti, con aggiornamenti da seguire con attenzione.
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