Un’imminente irruzione di aria artica si prepara a investire l’Italia, portando un rapido ma intenso cambiamento delle condizioni atmosferiche. Nei giorni precedenti, una modesta perturbazione attraverserà le regioni settentrionali e parte di quelle tirreniche, con effetti prevalentemente limitati. Si prevedono nevicate sulle Alpi centro-orientali, anche se non a quote particolarmente basse, mentre il resto del Paese vedrà cieli nuvolosi senza significative variazioni termiche. In alcune aree peninsulari, correnti di libeccio e scirocco contribuiranno a mantenere temperature più miti. Successivamente, l’evoluzione atmosferica porterà un drastico cambiamento.
Un anticiclone posizionato sull’Atlantico si spingerà verso nord-est, attraverso le isole britanniche fino alla Scandinavia, creando le condizioni ideali per la discesa di una massa d’aria fredda dalle regioni artiche. Questo flusso gelido, originato tra la Russia occidentale e la Scandinavia, raggiungerà prima l’Europa centrale e poi il Mediterraneo, dove si concentreranno gli effetti più marcati.
A partire dall’11 gennaio, e in modo più deciso dal 12, il nostro Paese sarà investito da correnti fredde nordorientali, con temperature che a 850 hPa potrebbero raggiungere valori fino a -6°C. L’interazione tra queste masse d’aria e il Mediterraneo potrebbe portare alla formazione di un minimo depressionario tra il basso Tirreno, l’Adriatico meridionale o lo Ionio, con conseguenti fenomeni intensi. Si prevede l’insorgere di forti venti di bora e grecale, che interesseranno in particolare le regioni più esposte ad est.
Le regioni settentrionali e tirreniche centrali potrebbero sperimentare venti freddi ma secchi, mentre il Centro-Sud potrebbe subire condizioni più instabili, con ciclogenesi responsabili di nevicate sugli Appennini e piogge abbondanti nelle aree meridionali. Nonostante l’assenza di precipitazioni in alcune zone, l’aria artica continentale si distinguerà per la sua densità, in grado di determinare un sensibile calo delle temperature anche nei bassi strati atmosferici.
L’evento sarà relativamente breve, con un picco di intensità tra il 12 e il 13 gennaio, ma avrà un impatto significativo. Già dal 14 gennaio, e con maggiore evidenza dal 15, l’anticiclone delle Azzorre riprenderà il controllo della situazione meteorologica, riportando condizioni di stabilità sull’intera Europa, compresa l’Italia.
Questa irruzione artica rappresenta un episodio tipico della stagione invernale, che, pur essendo di breve durata, testimonia la dinamicità atmosferica di questo periodo dell’anno.
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