Pericolo marcato di valanghe in Trentino a causa della neve fresca che rappresenta la principale fonte di pericolo. Lo rileva il bollettino valanghe dell’Euregio, l’asse istituzionale Trento-Bolzano-Innsbruck. Secondo gli esperti, la “neve fresca può subire molto facilmente un distacco provocato a tutte le esposizioni alle quote medie e alte. Con le nevicate e il vento forte, si formeranno nuovi accumuli di neve ventata. Questi ultimi possono facilmente subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali a tutte le esposizioni al di sopra del limite del bosco. Ad alta quota e nelle regioni più colpite dalle precipitazioni, questi punti pericolosi sono più frequenti, attenzione soprattutto nelle zone di passaggio da poca a molta neve come p.es. all’ingresso di conche e canaloni”.
Secondo le previsioni meteo, su Adamello-Presanella fino al Gruppo del Brenta cadranno fino a 50 centimetri di neve al di sopra dei 1.500 metri. “Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione non si legheranno bene con la neve vecchia a tutte le esposizioni al di sopra del limite del bosco – si legge nel report -. Sui pendii ombreggiati la neve vecchia ha subito un metamorfismo costruttivo a cristalli sfaccettati. Con la neve fresca, è in aumento il pericolo di valanghe asciutte. Il vento a tratti forte causerà il trasporto della neve fresca. La neve ventata recente deve essere valutata con spirito critico”.