Le cellule CAR-T, progettate per combattere il cancro, rivelano un ulteriore potenziale: la capacità di conservare la memoria di precedenti incontri con antigeni, come batteri e virus. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature Immunology da un team dell’Anschutz Medical Campus dell’Università del Colorado, guidato da Terry Fry e Kole DeGolier.
Utilizzando modelli murini e cellule umane, i ricercatori hanno scoperto che alcune CAR-T mantengono una memoria immunologica duratura. Queste cellule, una volta attivate da antigeni, mostrano un comportamento diverso: eliminano rapidamente le cellule tumorali ma si esauriscono più velocemente e si riproducono lentamente.
Gli scienziati hanno identificato il gene RUNX2 come chiave per migliorare le cellule CAR-T prive di memoria antigenica. L’inserimento di RUNX2 non solo ha reso queste cellule più efficaci, ma ha anche ridotto il rischio di esaurimento, aumentando la loro durata d’azione.
Questi risultati potrebbero rivoluzionare la progettazione delle CAR-T, rendendole più mirate e riducendo gli effetti collaterali, come l’infiammazione. Lo studio apre la strada a nuove strategie per trattare il cancro in modo più efficace e sicuro.