Nel 2024 la Francia ha raggiunto un importante traguardo nella sua produzione di elettricità, superando per la prima volta la soglia del 95% di energia prodotta da fonti a basse emissioni di carbonio. Questo risultato, reso noto dal gestore della rete elettrica RTE, segna un passo significativo nella transizione energetica del Paese, che ha visto un rapido recupero dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19. Grazie al ritorno del settore nucleare, la produzione elettrica della Francia è tornata ai livelli pre-pandemia, raggiungendo un totale di 536,5 TWh, il valore più alto in cinque anni.
Recupero del nucleare e crescita delle rinnovabili
Il risanamento rapido del settore nucleare è stato fondamentale per il successo di questa impresa. Dopo una fase critica dovuta a problemi di corrosione nelle centrali nucleari, la produzione di energia nucleare ha toccato i 361,7 TWh, recuperando il terreno perso e contribuendo in modo determinante al raggiungimento del record di produzione. A ciò si è aggiunta un’eccezionale produzione idroelettrica, che ha raggiunto i livelli più alti dal 2013 (74,7 TWh), e una continua espansione delle energie rinnovabili, con un incremento significativo delle produzioni di energia solare ed eolica.
Nel 2024, l’energia rinnovabile ha prodotto 148 TWh, il che rappresenta il 27,6% della produzione totale di elettricità in Francia. Di questi, circa un terzo (46,6 TWh) è stato generato dall’eolico, che continua a crescere come una delle principali fonti di energia pulita. La crescita costante delle energie rinnovabili è stata un fattore chiave per ridurre progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili, i cui livelli di produzione sono scesi ai minimi storici.
Minimo storico per la produzione da fonti fossili
Nel 2024, la produzione di elettricità da fonti fossili ha raggiunto il livello più basso dal secondo dopoguerra, con soli 19,9 TWh generati da gas, carbone e petrolio. Le centrali a gas, in particolare, sono state poco utilizzate, producendo 17,4 TWh, un netto calo rispetto ai 29,2 TWh dell’anno precedente. Le centrali a carbone (0,7 TWh) e quelle a fioul (1,8 TWh) hanno mantenuto una produzione esigua, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Record per le rinnovabili
Questo risultato fa parte di un trend più ampio che vede un progressivo abbandono delle fonti energetiche ad alta intensità di carbonio in Europa. In Germania, le energie rinnovabili hanno raggiunto un nuovo record, rappresentando il 59% della produzione totale di elettricità nel 2024, anno in cui il nucleare è stato completamente eliminato dal mix energetico del Paese. Anche il Regno Unito ha fatto segnare un record di produzione elettrica a basse emissioni di carbonio, con il 58% di energia prodotta da fonti rinnovabili e nucleare.