Inquinamento salino e infrastrutture verdi: nuove sfide per la qualità delle acque dolci

I livelli di sale nei sistemi di infrastrutture verdi possono compromettere le comunità vegetali
MeteoWeb

L‘inquinamento da sale nelle acque dolci è una minaccia crescente a livello globale, con gravi ripercussioni su piante, suoli e qualità dell’acqua. In contesti urbani, i sali stradali utilizzati per lo sghiacciamento durante l’inverno si accumulano nei sistemi di smaltimento delle acque piovane, danneggiando le infrastrutture verdi progettate per gestire il deflusso meteorico.

Uno studio condotto da Megan Rippy, docente di ingegneria civile e ambientale, analizza l’impatto dei sali stradali sui bacini di ritenzione delle acque piovane nella Virginia settentrionale. La ricerca, pubblicata su Science of the Total Environment, rivela che i livelli di sale nei sistemi di infrastrutture verdi possono compromettere le comunità vegetali e la capacità di filtrazione dei suoli. In particolare, i bacini che ricevono il deflusso stradale mostrano concentrazioni saline elevate, che causano stress significativo alle piante.

Delle 255 specie vegetali analizzate nei bacini, 48 autoctone hanno dimostrato una tolleranza significativa al sale. Tuttavia, lo studio evidenzia che il fitorimedio, ossia l’uso di piante per assorbire gli inquinanti, non è sufficiente a risolvere il problema. Sebbene alcune specie assimilino grandi quantità di sale, il loro contributo resta limitato rispetto alla scala dell’inquinamento salino.

Secondo Rippy, una gestione integrata che combini il ruolo delle piante con strategie tecnologiche e ingegneristiche è essenziale per affrontare il problema. Questo approccio può fornire indicazioni utili a urbanisti e ingegneri per progettare sistemi di drenaggio più efficaci, riducendo l’impatto del sale e migliorando la resilienza delle città.

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