La Sardegna continua ad essere colpita dall’ondata di maltempo provocata da un ciclone afro-mediterraneo, che da ieri sta portando forti precipitazioni a carattere torrenziale e raffiche di vento che hanno superato i 100km/h, abbattendo alberi e pali della luce che hanno causato diverse interruzioni di corrente nella parte orientale della regione. Su tutta la parte orientale è infatti scatta l’allerta meteo rossa che durerà per tutta la giornata di oggi. Dal Sistema Informativo di Protezione Civile della Sardegna si evince che sono caduti nelle ultime 24 ore oltre 230mm di pioggia sul bacino del Flumendosa a Genna Silana, nel Comune di Urzulei, in Ogliastra, 119mm a Monte Novo, nel territorio di Orgosolo, nel Nuorese, e 121mm a Bruncu su Pranu a Desulo, sempre in Barbagia.
Due corsi d’acqua sono esondati nelle campagne del Sassarese, nella parte orientale tra Gallura e Nuorese. Al momento non si registrano feriti o grossi disagi per la circolazione. Si tratta del rio Rizzolu in località Madonna di Otti nel territorio di Oschiri e del rio Oronade, nel territorio di Alà dei Sardi. In questo caso, il Comune e l’Anas hanno dovuto chiudere un tratto della Statale 389 e il traffico è deviato sulla provinciale10 per poter raggiungere Buddusò.
Anche il Rio La Castagna è esondato in località Azzanidò, nel Comune di Porto San Paolo, allagando un vecchio ponte sulla viabilità rurale. Lo conferma all’ANSA il sindaco Francesco Lai, precisando che non si registrano disagi, in quanto la viabilità è assicurata da strade alternative che collegano la frazione al centro abitato. Il ponte, peraltro, era già stato chiuso da diverse ore, con l’aumentare della piena, nell’ambito delle azioni previste dal piano comunale di Protezione Civile.
Corsi d’acqua e dighe
Alcuni corsi d’acqua si sono riempiti portando acqua alle dighe, alcune delle quali hanno dovuto scaricare la risorsa a valle: il Rio Stanali a Pramas ha raggiunto la S2 a 4,30 metri, il Flumendosa a Gadoni intorno a 3,60 metri, mentre il Rio Pramaera a Lotzorai ha raggiunto questa notte una quota di 2,8 metri e il rio Mannu a Ponte Gallè ha superato i 2,13 metri.
Per quanto riguarda le dighe, quelle di Maccheronis e Nuraghe Arrubiu hanno attivato la fase di preallarme per laminazione mentre sul bacino Monti di Deu è stata attivata fase di preallerta per rischio diga, e in quelle di Govossai, Flumineddu e Pedra e Othoni prosegue la fase di preallerta per rischio diga e idraulico a valle. Sul Govossai è stata anche chiusa la strada provinciale 2 ter verso Fonni, per un tratto di 200 metri, sul “coronamento” della diga.
Verso la fine della crisi idrica per le dighe del Nuorese
Le intense e continue piogge di questa ondata di maltempo sulla Sardegna rappresentano una boccata d’ossigeno per i 15 comuni del Nuorese che dal 27 gennaio rischiano di subire delle restrizioni nell’erogazione dell’acqua che verrebbe fornita a giorni alterni a causa di un lungo periodo di siccità. Secondo gli ultimi dati, le forti precipitazioni che proseguono da quasi 24 ore con brevi schiarite hanno riempito completamente il bacino del Govossai che ora è ai massimi livelli. Questo ha permesso al gestore idrico sardo, Abbanoa, di utilizzare tutta l’acqua nel potabilizzatore di Jann’e Ferru che alimenta Nuoro e gli altri 14 comuni che sino a ieri soffrivano per la crisi idrica. L’acqua in eccesso non va persa, ma viene scaricata verso la diga di Gusana, inserita nell’impianto del Taloro che alimenta la centrale idroelettrica.
Nel frattempo, è stato chiuso il collegamento tra la diga di Olai a Orgosolo e lo stesso potabilizzatore, per consentire al bacino di riempirsi ulteriormente: nelle ultime 24 ore, secondo le stime disponibili, è stato invasato oltre un milione di metri cubi. Queste nuove scorte potrebbero permettere l’uscita dall’emergenza e il conseguente stop alle previste restrizioni.
Lunedì 20, alle 15, nella sede della provincia di Nuoro verrà fatto il punto della situazione con la Regione, la Protezione civile, i comuni interessati, Abbanoa e Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna-Egas.
Protezione Civile: “nessuna particolare criticità”
Durante la notte e fino alle 11 di questa mattina, la Sala operativa regionale integrata della Protezione Civile della Sardegna “non ha registrato particolari criticità” in merito all’ondata di maltempo che sta colpendo l’isola, dove è scattata da ieri l’allerta rossa per rischio idrogeologico in tutta la parte orientale. La Protezione Civile regionale segnala alcune cadute di alberi nel centro urbano di Iglesias, al km 83 della strada statale 198, nella SS554 all’altezza della rotonda della zona Margine Rosso di Quartu Sant’Elena, a Burcei (nel Cagliaritano) oltre alla caduta di un albero anche la caduta di un palo della luce in via Cimitero, si segnala inoltre la caduta di un ramo sulla SS131, località Scala di Giocca (Sassari) in direzione Cagliari.
Sono stati segnalati inoltre due blackout elettrici, uno a Castiadas e uno a Sinnai nel Sarrabus e la chiusura della SP Ter Pratobello-Fonni dalle ore 7 (tratto dal Km 5+0,30 al Km 5 +280) per permettere l’ispezione della Diga Govossai da parte di Abbanoa e la presenza di un masso sulla carreggiata della SP125 km 167. Nella statale 389 al Km 33 tratto Alà Buddusò la strada non è percorribile a causa dell’esondazione del fiume, a Oschiri è esondato il rio Rizzolu nella località Madonna di Otti, mentre nella provinciale 24 al Km 17,3 direzione Alà dei Sardi – Padru è stata registrata la presenza di detriti e acqua a causa dell’esondazione di un ruscello, mentre a Loiri Porto San Paolo si registra l’esondazione del Rio Lerno.
Infine il comune di Berchidda, in Gallura, ha emanato un avviso sullo stop nelle viabilità rurali in località Sa Conca, Medatoi, Su Adu ‘e Sas Vaccas, Badesi ‘e Jolzia a causa della piena del vicino corso d’acqua che ha invaso i guadi.
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