Maltempo Veneto: dal Governo 2 milioni per lo stato di emergenza

Maltempo in Veneto: il Governo riconosce lo stato di emergenza nazionale per Colli Berici e San Giovanni Ilarione e stanzia 2 milioni
MeteoWeb

Il 2024 è stato certamente un anno complicato per il maltempo: il territorio Veneto ha subito danni rilevati, in parte mitigati dalle opere di difesa. Abbiamo più volte dovuto richiedere lo stato di emergenza e lo stato di calamità. Oggi ringrazio il Governo, la Presidente Giorgia Meloni e il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, per il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale per il maltempo che il 23 e 24 settembre dello scorso anno colpì Colli Berici, Colli Euganei e Monti Lessini. Sono zone dove nell’occasione si sono registrati evidenti diffusi smottamenti e frane. Motivo che ci ha indotto a inviare a fine dicembre la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza a livello nazionale, quantificando danni per svariati milioni di euro. Con il Provvedimento del Consiglio dei Ministri arriva una prima, importante, risposta. Fondamentale ora continuare a lavorare per proseguire un riconoscimento complessivo dei danni, anche per la componente privata che ha subito importanti conseguenze dall’ondata straordinaria di maltempo”: così il Presidente Luca Zaia commenta la notizia secondo cui il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato ieri sera: la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 23 e 24 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Arcugnano, Barbarano Mossano, Castegnero, Longare, Nanto e Villaga della provincia di Vicenza e del comune di San Giovanni Ilarione della provincia di Verona. Per far fronte alle esigenze più immediate sono stati stanziati 2 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.

La Protezione Civile nazionale lo scorso autunno aveva provveduto ad un sopralluogo delle zone maggiormente colpite.

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