Una fase fredda è pronta a interessare l’Abruzzo, con effetti che si protrarranno almeno fino all’inizio della prossima settimana. L’arrivo di masse d’aria di origine artico-marittima sarà accompagnato da una perturbazione atlantica che, nelle prossime 48-72 ore, apporterà maltempo diffuso sulla regione, con nevicate abbondanti sull’Appennino. La giornata di sabato sarà caratterizzata da un cielo prevalentemente nuvoloso o coperto, con nebbie che si concentreranno su diverse aree del versante orientale. Pioviggini intermittenti, già in atto lungo l’Adriatico, si manterranno fino al primo pomeriggio. Nel corso della giornata, l’arrivo della perturbazione dal Tirreno porterà nuove precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale.
La neve inizierà a comparire a quote superiori ai 1200-1300 metri, ma con il progressivo afflusso di aria fredda dal nord-est, la quota neve scenderà tra i 700 e i 1000 metri durante la serata e la notte. I venti di tramontana moderati lungo la costa aumenteranno l’intensità, accompagnati da un progressivo peggioramento del moto ondoso.
Domenica mattina proseguiranno condizioni di cielo coperto con residue piogge lungo l’Adriatico e nevicate di debole o moderata entità sui settori montani, in particolare sull’aquilano. La neve si attesterà tra i 500 e gli 800 metri, con modesti accumuli sopra i 700-800 metri. Nel corso della mattinata, le precipitazioni si esauriranno temporaneamente su gran parte della regione, lasciando spazio a un cielo irregolarmente nuvoloso e, in alcune zone, a timide schiarite. Tuttavia, il vento di grecale si intensificherà sensibilmente, con raffiche burrascose che colpiranno sia il litorale che le aree interne. Dalla serata, l’instabilità riprenderà vigore, con precipitazioni sparse e intermittenti che interesseranno soprattutto la fascia Adriatica e il versante orientale appenninico. La neve scenderà a quote comprese tra i 400 e i 600 metri.
Lunedì si confermerà una giornata dominata dall’instabilità atmosferica. L’afflusso di aria fredda dai Balcani e la formazione di un vortice depressionario sul basso Adriatico porteranno precipitazioni diffuse ma di debole intensità. Queste interesseranno principalmente il versante centro-orientale, con piogge che localmente si mescoleranno a neve nelle aree costiere e pianeggianti prossime all’Adriatico. La neve cadrà a quote comprese tra i 300 e i 500 metri, con accumuli significativi solo al di sopra dei 400-500 metri. Il vento di grecale sarà particolarmente intenso sui rilievi principali, tra cui Gran Sasso, Majella e Sirente-Velino, contribuendo a rendere più rigide le condizioni climatiche.
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